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Amat, ecco il bilancio 2017: l'azienda vuole i 29 milioni che per il Comune vanno stralciati

Il Cda della società di via Roccazzo ignora la direttiva "imperativa e vincolante" del sindaco sui disallineamenti. Forello: "Riconoscere lo stato di crisi e redigere un piano di riequilibrio". Ferrandelli: "Subito il contratto di servizio per evitare il fallimento"

Nella proposta di bilancio 2017 l'Amat non ha tenuto conto dei 29 milioni di euro di crediti che il Comune vorrebbe stralciati. Il documento contabile - illustrato in commissione Bilancio - è stato da poco approvato dal Cda e trasmesso alla ragioneria generale. In sostanza, quindi, la società di via Roccazzo ha ignorato la direttiva "imperativa e vincolante" sui disallineamenti emanata dal sindaco Leoluca Orlando dopo l'approvazione in Consiglio comunale del bilancio consolidato. 

"Di questo piano 'distruttivo' - afferma Ugo Forello, capogruppo del Movimento 5 Stelle - nella proposta di bilancio di Amat non c'è alcuna traccia. Secondo la visione del Comune, l'Amat dovrebbe chiudere il proprio bilancio con -35 milioni di euro e, di conseguenza, dovrebbe ridurre il proprio patrimonio sociale a meno di 40 milioni di euro (nel 2007 il patrimonio sociale ammontava a 92 milioni di euro), ma non l'ha fatto".

Da qui la richiesta di una verifica urgente della situazione. "L'amministrazione deve condividere il suo definitivo orientamento a riguardo - prosegue Forello - ma temiamo, purtroppo, che non ci sia nessuna proposta". Per il Movimento 5 Stelle l'unica strada possibile sarebbe "riconoscere lo stato di crisi e redigere un piano di riequilibrio pluriennale che possa mettere in sicurezza il Comune e le sue partecipate".

Preoccupato per il futuro della partecipata anche Fabrizio Ferrandelli: "Confermati i nostri dubbi. Urge portare in Aula contratto di servizio e piano industriale Amat prima di arrivare al fallimento". Dai dati riferiti dalla ragioneria in commissione Bilancio, secondo il leader dei Coraggiosi "salta immediatamente agli occhi oltre alla perdita di 6,4 milioni di euro, il fatto che non siano stati stralciati i 29 milioni di euro che la direttiva del sindaco non riconosce".

"Se Amat accettasse oggi lo stralcio dei crediti - conclude Ferrandelli - chiuderebbe nel 2017 a -35,5 milioni di euro. E se aggiungiamo i 18 milioni di euro di perdita degli ultimi anni arriviamo a un crollo del patrimonio netto di 50 milioni di euro. Urge immediatamente portare il contratto di servizio di Amat in Consiglio, lavorare sui 15 milioni di euro di costi indiretti dell’azienda e varare un piano industriale credibile prima che il fallimento sia inevitabile".

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