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Belmonte, terremoto al Comune Si dimette il sindaco Saverio Barrale

La decisione del primo cittadino, zio del ministro Saverio Romano, due giorni dopo la notifica del Viminale di azzeramento dell'ufficio tecnico. Con lui via anche sei consiglieri

Continua lo tsunami a Belmonte Mezzagno. A due giorni dalla notifica del Viminale di azzeramento dell'ufficio tecnico del Comune si è dimesso il sindaco Saverio Barrale, zio del ministro per le Politiche agricole Saverio Romano. Le dimissioni sono arrivate ieri sera al termine di un’infuocata seduta del consiglio comunale. Anche sei consiglieri lo hanno seguito. Il primo cittadino contesta la relazione dell'ex prefetto di Palermo Giuseppe Caruso inviata al Viminale in cui si parla di “irregolarità nella gestione dell'ufficio tecnico comunale”.

Lo stesso Caruso, nei mesi scorsi, aveva anche proposto lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Una proposta che venne accolta dal Viminale ma che invece, fu bocciata dal consiglio dei Ministri. In quell'occasione il ministro Romano non partecipò al voto. In particolare, il provvedimento di rimozione dell'ufficio tecnico di Belmonte, deciso dal ministero dell'Interno, ha riguardato il responsabile dell'ufficio Antonio Buttacavoli, il responsabile economico del settore attività produttive Vincenzo Bisconti e due geometri.
 

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