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La discussione in aula

Rifiuti, il dibattito infiamma l'Ars e l'assessore ammette: "Troppi enti a gestire"

Baglieri: "Nei singoli territori coesistono Aro, Ati in liquidazione, Srr e Comuni. C'è una situazione altamente frammentata che non agevola". Le critiche di M5s, Pd, Fi: "Gestione Musumeci fallimentare"

Alla fine ad ammettere che qualcosa non va nel modo in cui la spazzatura viene "trattata" in Sicilia è proprio l'assessore all'Energia, Daniela Baglieri. "In Sicilia la gestione dei rifiuti è frammentata: nei singoli territori coesistono Aro, Ati in liquidazione, Srr e Comuni. C'è una situazione altamente frammentata che non fa che agevolare le asimmetrie informative tra gli attori che dovrebbero, invece, individuare delle azioni propulsive", ha detto Baglieri, riferendo all'Ars sull'emergenza rifiuti nell'Isola. "Tutta questa frammentarietà - ha aggiunto Baglieri - non giova ai fini della pianificazione".

Quasi naturali le critiche piovute sulla gestione Musumeci.  "In questo momento la Sicilia è allo stremo e le città sono invase dai rifiuti, non possiamo accettare discorsi di programma: è il momento del consuntivo". A dirlo è stato il capogruppo di Forza Italia all'Assemblea regionale siciliana, Tommaso Calderone, in Aula dopo l'intervento dell'assessore Baglieri. "La Sicilia non può accettare tutto questo - ha aggiunto -. I due termovalorizzatori servono ma da soli non risolvono il problema che in questi cinque anni non è stato risolto. Oggi bisogna certificare il nostro fallimento".

"La tanto strombazzata riforma annunciata dal presidente della Regione in campagna elettorale è penosamente naufragata, il piano rifiuti, che faceva acqua da tutte le parti, è stato bocciato perfino dall'Europa, mentre dei tanto agognati impianti non c'è traccia. In poche parole è stata persa una legislatura senza fare un solo passo in avanti, anzi: le discariche sono quasi tutte esaurite, la Tari è schizzata alle stelle quasi ovunque e ci troviamo in una situazione di perenne emergenza", ha affermato Nuccio Di Paola, capogruppo M5s all'Ars, sintetizzando il pensiero di tutti i suoi colleghi 5 stelle intervenuti oggi a sala d'Ercole nel corso del dibattito sui rifiuti al cospetto dell'assessore Daniela Baglieri.

Al dibattito ha preso parte anche il deputato regionale Giampiero Trizzino, che prova a delineare "le possibili soluzioni per scongiuare l'emergenza". Ovvero "nel lungo periodo la soluzione è un aggiornamento del Piano dei rifiuti in coerenza con le prescrizioni della Commissione europea e, una volta completato, occorre che le SRR vi adeguino i loro piani d’ambito. Il Piano dovrà prevedere un programma di dismissione delle discariche con date certe se davvero si vuole che le 800.000 tonnellate all’anno di indifferenziata vadano gestite in altro modo. Nel breve periodo - aggiunge Trizzino - invece, al fine di superare la stagione estiva e garantire un servizio di raccolta che non pregiudichi la salute e l’incolumità pubblica, si propone di istituire un fondo nel bilancio regionale a sostegno delle spese che gli Enti locali dovranno affrontare per la spedizione dei rifiuti indifferenziati fuori dalla Regione. Tanti indizi di fallimento fanno più di una prova: adesso tocca a noi e alle nostre proposte mai prese in considerazione".

"L'emergenza rifiuti è diventata in Sicilia emergenza igienico-sanitaria. Oggi è arrivata la conferma dell'ennesimo fallimento del governo Musumeci che lascia ancora una volta i sindaci in un mare di guai senza dire dove possono conferire i rifiuti", ha detto Giuseppe Lupo, presidente del gruppo Pd all'Ars. "Il governo regionale- ha concluso- si faccia carico dei maggiori costi dell'emergenza che non possono gravare sui cittadini e sui Comuni".

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