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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Il Consiglio approva le nuove tariffe Tari, scongiurata la stangata: aumenti fino a 15 euro a persona

Nel saldo che i palermitani dovranno pagare entro il 2 dicembre i rincari saranno più leggeri, grazie alle somme residue del cosiddetto "fondone" (2,7 milioni). Votato all'unanimità dall'Aula un emendamento (primo firmatario Forello) che attutisce i maggiori costi sostenuti lo scorso anno da Rap per la raccolta dei rifiuti

Stangata scongiurata. Nelle nuove tariffe Tari approvate in serata dal Consiglio comunale gli aumenti saranno più contenuti. Il saldo che i palermitani dovranno pagare entro il prossimo 2 dicembre sarà più leggero: fino a un massimo di 15 euro a persona, anziché oltre 30. Il conto a famiglia varia da una media di 5 euro in più per quelle meno numerose ai 25 euro per quelle più numerose.

Un risultato conseguito grazie ad un emendamento bipartisan (primo firmatario il consigliere Ugo Forello), votato all'unanimità dall'Aula, che destina le somme residue del cosiddetto fondone - le risorse concesse dallo Stato nel 2020 per colmare le minori entrate tributarie a causa della pandemia - per attutire l'impatto sulla bolletta del costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, passato da 128 a oltre 132 milioni nel piano economico-finanziario approvato lo scorso anno dalla Rap. 

Il via libera alla delibera arriva nell'ultimo giorno utile per legge. Oggi scadevano infatti i termini per licenziare il bilancio di previsione, che comunque il governo nazionale dovrebbe prorogare per dare fiato ai Comuni come Palermo con i conti in bilico. I 2,7 milioni del fondone non ancora utilizzati dal Comune sono andati in parte a coprire gli oltre 4 milioni di maggiori costi conteggiati dalla Rap, che lamenta anche ulteriori esborsi per i rincari di energia elettrica e materie prime.

L'aumento della Tari quindi non supererà complessivamente i 2,2 milioni per un gettito complessivo di 130,5 milioni. Questa la cifra finale tirata fuori dal ragioniere generale Paolo Bohuslav Basile e dalla dirigente del settore Tributi Maria Mandalà, impegnati in un vero e proprio tour de force per ricalcolare la quota variabile (84,1 milioni) e la quota fissa (46,3 milioni) della tassa sui rifiuti, alla luce della disponibilità delle somme residue del fondone.

La delibera sulle tariffe Tari, dopo il flop sulle variazioni di bilancio, è il primo vero atto del nuovo Consiglio comunale presieduto da Giulio Tantillo. L'Aula, dopo aver raggiunto l'accordo, l'ha approvato coi voti della maggioranza di centrodestra (18 favorevoli); Pd, Progetto Palermo e Più Europa-Azione si sono astenuti (10); mentre i 3 consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno votato contro.  

Le reazioni dell'Aula

"Ancora una volta - dice il consigliere Forello (Più Europa-Azione-Oso) - grazie ad un'iniziativa delle forze d'opposizione, responsabili e capaci, si è evitato un aumento della Tari del tutto sproporzionato rispetto alla qualità del servizio rifiuti, in un momento molto delicato per le famiglie palermitane che devono fare fronte all'inflazione e ai rincari delle bollette di luce e gas. L'emendamento che ho presentato, infatti, è riuscito a trovare e impiegare tutte le risorse disponibili nelle povere casse del Comune per dimezzare gli aumenti previsti dall'amministrazione".

"A fronte di un aumento contenuto della Tari - afferma Salvo Alotta (Lavoriamo per Palermo) - l'auspicio è che Rap garantisca ai palermitani un concreto e immediato miglioramento del servizio". Il capogruppo di Lavoriamo per Palermo Dario Chinnici, aggiunge: "Attingendo alle somme residue del 'fondone' le tariffe aumenteranno di circa due milioni contro i quasi cinque inizialmente previsti, il che comporterà aumenti contenutissimi per famiglie e imprese garantendo però l'equilibrio economico del servizio. Adesso bisogna incrementare la lotta all'evasione per evitare che continuino a pagare i soliti noti e aumentare la capacità di riscossione del Comune".  

"In consiglio comunale stasera abbiamo ridotto del 60 per cento l'aumento della Tari ereditato della precedente amministrazione. Grazie all'approvazione dell'emendamento sulle tariffe della tassa rifiuti 2022 abbiamo potuto modificare la delibera: si passa da 4 milioni e 950 mila euro a 2 milioni e 200 mila euro. È un risultato importante che segna una netta linea di discontinuità rispetto al passato nel segno della revisione dei conti per diminuire le tasse a carico dei cittadini", dichiara Alessandro Anello (Lega-Prima l'Italia).

"Siamo riusciti a ridurre di oltre il 50% l'incremento della Tari ereditato dalla precedente amministrazione. Gli extra costi sostenuti da Rap, sulla base delle scelte dell’amministrazione Orlando, avrebbero dovuto trovare copertura esclusivamente in un aumento della pressione fiscale a scapito dei cittadini. Così non è stato ed è un segnale di attenzione soprattutto verso le categorie più deboli e le famiglie più numerose, nei confronti delle quali ci impegniamo con l’obiettivo di ridurre in maniera crescente negli anni l’imposizione fiscale, migliorando al contempo i servizi", dice il capogruppo della Dc Nuova Domenico Bonanno.

Per il capogruppo di Forza Italia, Gianluca Inzerillo, "la maggioranza da subito un segnale di grande coesione e concretezza nell’individuare le risorse necessarie a minimizzare l’impatto economico della misura. Inoltre gli aumenti, molti dei quali irrisori, saranno modulati tenendo conto della composizione dei nuclei familiari. E' un buon punto di partenza quello che abbiamo inaugurato stasera con questa delibera: l’amministrazione dimostra che nonostante non ci siano ancora risorse nuove per fare la differenza, la maggioranza dimostra subito di poter dare segnali di discontinuità e concretezza".

Così invece il gruppo del M5S formato da Antonino Randazzo, Concetta Amella e Giuseppe Miceli: "Oggi la maggioranza di centrodestra del sindaco Lagalla ha deciso di aumentare la Tari ai cittadini già tartassati dagli aumenti di luce e gas. La cosa ancora più assurda è che le famiglie più numerose pagheranno la parte più corposa. Abbiamo votato contro l’aumento: è incredibile che i palermitani debbano pagare la cattiva gestione: comunale per i disservizi e regionale per i ritardi di Musumeci nella consegna della settima vasca di Bellolampo".

Varchi: "Delibera che affonda le radici nel passato"

Durante la seduta è intervenuta anche il vicesindaco con delega al Bilancio Carolina Varchi: "Si tratta di un atto ereditato dalla precedente amministrazione. Immagino che chi chiede oggi di non aumentare le tasse, lo abbia fatto presente nella scorsa consiliatura. Questa amministrazione, senza ipocrisia, ha ritenuto che questo atto dovesse tornare all’attenzione del nuovo Consiglio. E’ evidente che questa delibera affonda le sue radici in fatti e atti che riguardano non solo questioni del passato ma anche eventi del passato, ovvero la gestione del servizio rifiuti in era pandemica, con un aumento esponenziale degli extra costi".

Il sindaco: "Abbiamo ridotto al minimo gli aumenti"

"Questa amministrazione - dice il sindaco Roberto Lagalla - è riuscita a ridurre il più possibile l’aumento della tassa sui rifiuti grazie a un emendamento approvato all’unanimità che ha stanziato 2 milioni e 700 mila euro. Senza questo emendamento, le tariffe avrebbero gravato ancora di più sulle tasche dei palermitani. Un emendamento bipartisan per il quale ringrazio tutte le forze del consiglio comunale presenti. Questa è una situazione ereditata dalla vecchia amministrazione. Abbiamo instaurato un nuovo modus operandi fatto di approfondimento e confronto con il consiglio comunale per individuare le misure più favorevoli per i cittadini. Purtroppo, i costi e gli extra costi relativi all’anno 2020 vanno gestiti ma abbiamo cercato di ridurre al minimo gli aumenti e ci siamo riusciti. Va detto, inoltre, che il Consiglio non aggiornava le tariffe Tari dal 2019, nonostante l’evidente aumento dei costi, da ultimo anche delle materie prime e dell’energia, impedendo così a Rap di svolgere al meglio i propri servizi. L’approvazione delle tariffe Tari è solo il primo degli atti che questa amministrazione intende approvare per mettere Rap nelle condizioni di garantire alla cittadinanza un servizio adeguato".  

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