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Giovedì, 25 Aprile 2024
Tributi

Scontro Dc-M5s sulla Tari: "Aumenti causati da Giunta Orlando", "Responsabile anche l'attuale maggioranza"

Botta e risposta fra consiglieri comunali. Bonanno: "Siamo riusciti a limitare il peso sulle spalle dei contribuenti". Randazzo: "Centrodestra e partiti a sostegno di Lagalla potevano bloccare i rincari della tassa, ma non lo hanno fatto"

Botta e risposta sui rincari che riguardano la Tari, la tassa sui rifiuti, che i contribuenti palermitani sono chiamati a saldare entro il 2 dicembre. Da un lato il capogruppo della Dc in Consiglio comunale Domenico Bonanno accusa la precedente amministrazione, dall'altro il capogruppo del M5s Antonino Randazzo sostiene che anche l'attuale maggioranza è responsabile del ritocco all'insù del tributo.

"L’aumento della Tari, che sta riguardando i cittadini palermitani in questi giorni, altro non è che il risultato di una pessima gestione economica da parte della precedente Giunta ed effetto di una delibera rimasta in un cassetto: un modo per lasciare il cerino nelle mani della nuova amministrazione". Lo dichiara Domenico Bonanno, capogruppo della Dc in Consiglio comunale e componente della Commissione bilancio, finanze e tributi.

"Gli extra costi sostenuti dalla Rap (addirittura nel 2020) sulla base delle scelte della vecchia amministrazione - prosegue - avrebbero dovuto trovare copertura esclusivamente in un aumento della pressione fiscale a scapito dei cittadini, eventualità che siamo riusciti a scongiurare in Consiglio comunale più che dimezzando gli aumenti previsti. I rincari ipotizzati equivalevano, infatti, a circa 5 milioni di euro, ma grazie a un emendamento bipartisan approvato all’unanimità e per il quale ringrazio i colleghi della minoranza che ci hanno lavorato, il Consiglio comunale è riuscito a portarli a 2 milioni e 300mila euro, riducendo gli aumenti previsti di oltre il 50%. Un risultato importante, ma che comprendiamo possa non essere sufficiente per i cittadini, abituati per anni ad una amministrazione comunale sorda alle loro esigenze". 

"Un’altra cosa che bisogna chiarire - continua Bonanno - è che il peso dei rincari appare maggiore perché interamente gravante sul saldo Tari in arrivo in questi giorni e, quindi, non distribuito sulle due rate. L’avviso di pagamento a titolo di acconto notificato nel primo semestre dell’anno era infatti privo di aumento proprio per la mancata e strumentale approvazione della delibera da parte della precedente Amministrazione, che ha voluto scaricare sulla nuova Giunta e sul nuovo Consiglio l’onere di dover procedere all’aumento".

Di tutt'altro avviso Antonino Randazzo, capogruppo del M5s: "Il centrodestra e i partiti che sostengono Lagalla - afferma - il 31 agosto 2022 in Consiglio comunale potevano esprimere un voto 'contrario' e bloccare qualsiasi aumento della Tari per il 2022 ai cittadini palermitani. Hanno deciso invece di votare consapevolmente a favore dell’incremento della tassa sui rifiuti probabilmente perché consapevoli che gli aumenti sono causati dal foverno regionale Musumeci per i ritardi nella consegna della settima vasca di Bellolampo. Il Movimento 5 Stelle in quella occasione è stato l’unica forza politica a votare contrario".
 

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