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Politica Resuttana-San Lorenzo / Via Ausonia

Scandalo Formazione, Crocetta trasferisce sessanta dipendenti

Si tratta di sette dirigenti e 53 funzionari. I lavoratori si sono asserragliati nelle stanze, necessario l'intervento della polizia. Il Governatore: "Una rotazione prevista dalla legge". I sindacati sul piede di guerra

Maxi trasferimento per una sessantina di persone all'assessorato alla Formazione, investita da scandali e inchieste giudiziarie. Il governatore Rosario Crocetta, ha disposto il cambio d'ufficio per dirigenti e funzionari. Ma i dipendenti trasferiti sono rimasti asserragliati negli uffici dell'assessorato in via Ausonia per alcune ore. Ed hanno lasciato le stanze solo dopo l’intervento della polizia. I sindacati però non ci stanno e annunciano azioni di lotta, compreso lo sciopero generale.

Il provvedimento (“Non punitivo, ma una rotazione prevista dalla legge”, dichiara Crocetta all’Ansa) arriva dopo le denunce del presidente della Regione e dell'assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, sulla gestione dei fondi della Regione, finiti in conti personali di alcuni dipendenti. Le inchieste coinvolgono anche alcuni enti di formazione che avrebbero utilizzato risorse destinate a pagare i corsisti per altri scopi. (GUARDA LA PUNTATA DI REPORT SULLA FORMAZIONE SICILIANA)

TRASFERITI  DIRIGENTI E FUNZIONARI - Sono stati trasferiti 7 dirigenti e 53 funzionari. Nei giorni scorsi, l'assessore Scilabra ha presentato una denuncia alla Procura di Agrigento per presunte infiltrazioni mafiose in un ente di formazione. Il governo inoltre ha già depositato all'Assemblea regionale siciliana un disegno di legge sulle incompatibilità per fermare il fenomeno delle parentele politiche proprio negli enti di formazione in alcuni casi trasformati in bacini elettorali.

SINTONIA CON LA FINANZA - "Nei giorni scorsi ho incontrato il comandante regionale della Guardia di Finanza, generale di divisione Fabrizio Cuneo e si è deciso di avviare un percorso di collaborazione per garantire che le attività formative, tenuto conto del pubblico interesse che rivestono, soprattutto per i giovani siciliani, vengano gestite nella massima trasparenza". Lo ha affermato l'assessore all'Istruzione e alla Formazione professionale della Regione siciliana, Nelli Scialabra. "La formazione professionale in Sicilia che investe uno dei settori cruciali dell'economia isolana, deve essere radicalmente cambiata”. 

SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA - ''Sessanta ignari dipendenti regionali che, in massima parte, non hanno mai avuto nulla a che vedere con la Formazione hanno appreso la notizia dalla stampa'', dicono Marcello Minio e Dario Matranga del Cobas/Codir, secondo i quali i provvedimenti ''sembrerebbero non colpire coloro che sono stati destinatari di azioni giudiziarie''. Il sindacato sostiene che ''non sono state rispettate le procedure previste dalla legge, ovvero la preventiva concertazione con le organizzazioni sindacali'' e annunciano azioni di lotta, compreso lo sciopero generale.

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