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Legge elettorale, l'Ars verso l'abolizione dei ballottaggi

La commissione Affari istituzionali ha dato il via libera al ddl, che adesso dovrà passare al vaglio dell'Aula. Tra i punti chiave anche il premio di maggioranza per la lista o la coalizione con oltre il 40% dei voti e la possibilità di terzo mandato per il sindaco

Niente ballottaggi anche nei comuni con più di 15 mila abitati, premio di maggioranza per la lista o la coalizione con oltre il 40% dei voti e la possibilità di terzo mandato per il sindaco. Sono i punti nevralgici della legge elettorale approvata dalla commissione Affari istituzionali dell'Ars e che ora dovrà passare al vaglio dell'Aula. In base a quanto stabilito dall'ultima conferenza dei capigruppo, il testo dovrebbe essere approvato entro la fine della sessione estiva prevista il 10 agosto.

Ecco cosa prevede il ddl. Anche nei Comuni più popolosi, verrebbe eletto sindaco il candidato più votato indipendentemente dalla quantità di preferenze ricevute. La proposta è frutto di un accordo Forza Italia - Partito democratico e ha avuto un duro "no" del Movimento 5 Stelle.
La riforma approvata in commissione conferma la doppia preferenza di genere e innalza da 10 a 15 mila abitanti il quorum dei comuni dove si applicherà il sistema maggioritario adeguando la normativa a quella nazionale. Prevista anche una novità sul premio di maggioranza. La maggioranza assoluta in Consiglio comunale scatterebbe automaticamente solo se le liste collegate al sindaco eletto hanno raggiunto il 40 per cento. In caso contrario il Consiglio comunale verrebbe eletto su base proporzionale, cioè assegnando un peso specifico a ciascun partito in funzione dei voti effettivamente ricevuti.

LE REAZIONI
Vincenzo Figuccia (Forza Italia) - "È un buon modello la legge elettorale sui comuni siciliani che abolisce il ballottaggio. Quello votata oggi in commissione è senz'altro un viatico che restituisce alla politica il suo primato senza cedere ai populismi modello Cinquestelle". Lo dice Vincenzo Figuccia, vicecapogruppo di Forza Italia all'Ars. "A questo punto - continua - penso che anche sull'Italicum Forza Italia debba avere lo stesso atteggiamento. Il ballottaggio è da abolire perché darebbe man forte solo all'antipolitica e a coloro che non hanno alcuna preparazione per affrontare l'esperienza di governo. In Sicilia oggi abbiamo dato un buon segnale".

Alice Anselmo (Pd) - “Consideriamo il ddl approvato in commissione un punto di partenza: la posizione del Pd è nota, in questo momento era importante superare la fase di stallo e arrivare in aula, dove sarà possibile migliorare il testo”. Lo dice Alice Anselmo, presidente del gruppo Pd all’Ars.

Marco Falcone (Forza Italia) - “L'accoglimento della proposta di Forza Italia di abolizione dei ballottaggi rappresenta un significativo punto di partenza. Abbiamo intrapreso un percorso che porterà ad avere nuove regole, necessarie per affrontare uno scenario politico profondamente mutato, con l’obiettivo di semplificare la macchina elettorale pur garantendo la più ampia partecipazione democratica possibile. A settembre, quanto probabilmente la norma arriverà in aula, se emergerà l’esigenza di introdurre ulteriori modifiche migliorative si potranno apportare gli aggiustamenti utili ad allargare la condivisione del testo”. Lo dice l’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars.

Movimento Cinque Stelle -  "Un colpo mortale alla democrazia. La Santa alleanza, eliminando i ballottaggi ha di fatto varato la legge anti-Movimento 5 stelle. Sono ossessionati da noi e stanno facendo di tutto per drogare le regole del gioco. Non escludiamo di mobilitare le piazze, è un fatto troppo grave per passare sotto silenzio”. Reagisce a muso duro il M5s all'Ars all'emendamento approvato in commissione. “Quando non si hanno argomenti per convincere la gente e ottenere il consenso - dicono i deputati Salvatore Siragusa e Matteo Mangiacavallo - l'unica arma che ti resta è truccare le regole del gioco. Ed è quello che stanno facendo all'Ars. Si sono coalizzati tutti contro di noi per cercare di fermare la nostra avanzata. Ma la gente non è stupida. Quest'operazione gli si ritorcerà contro. A parte il fatto che potrebbe essere anche inutile. A chi ha poca memoria, infatti, ricordiamo che nei Comuni siciliani dove abbiamo vinto quest'anno, lo abbiamo fatto a primo turno”. Per il M5S, tra l'altro, la legge varata dalla commissione rischia di porre le basi per l'ingovernabilità nei Comuni. “Si stanno comportando – afferma Giancarlo Cancelleri - come il marito che per vendicarsi della moglie si evira. Qui pur di farci lo sgambetto i partiti si accontentano di vincere in Comuni che poi saranno ingovernabili. Questa è una legge fatta ad uso e consumo della Casta. In un momento in cui la Sicilia affonda nei rifiuti, in piena emergenza occupazionale e con i mille problemi della sanità, ci si accapiglia per qualcosa di cui alla gente non importa nulla, anziché concentrarsi sul reddito di cittadinanza per dare risposte concrete ai bisogni delle persone”.
 

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