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Ars, approvata la mini Finanziaria: "salvi" i lavoratori del Cerisdi

I dipendenti del centro studi potranno essere assorbiti da altre società. Previste anche importanti novità per i Comuni. Da adesso, in caso di mancata approvazione del bilancio, oltre al Consiglio comunale decadono anche sindaco e assessori. L'Anci ha annunciato il ricorso al Tar

Via libera dell'Assemblea regionale siciliana alla "mini finanziaria". Il testo è stato approvato con 42 voti a favore, 10 contrari e 13 astenuti. Il sì definitivo sblocca nove milioni per i dipendenti delle ex Province e per le scuole superiori, 3,4 milioni per i consorzi di bonifica e altri 2,4 milioni per le scuole paritarie.

La norma più attesa era quella sul Cerisdi: i 28 dipendenti rimasti senza lavoro dopo la crisi del centro potranno essere riassorbiti da altre società, probabilmente la Sas.

Approvato un articolo che prevede la possibilità, per le associazioni di categoria, di indicare i componenti dei cda di Ircac, Irsap e Crias, ma il presidente sarà scelto sempre dal governo regionale.

Novità per i Comuni. Da adesso, in caso di mancata approvazione del bilancio, oltre al Consiglio comunale decadono anche sindaco e assessori. La norma non piace all'Anci, che ha annunciato il ricorso al Tar.

Sala d'Ercole ha invece bocciato l'articolo 25 del disegno di legge, che prevedeva un aumento del budget per i gruppi parlamentari per il pagamento delle utenze elettriche e idriche e per le pulizie. I costi rimangono quindi a carico dei deputati, come da legge regionale di recepimento del decreto Monti.

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