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Musumeci ancora contro il voto segreto: "Un obbrobrio feudale"

Il tema è al vaglio di una commissione ad hoc dell'Ars e il governatore, che ha sollevato con forza il tema dopo la bocciatura della riforma rifiuti, sottolinea: "È una delle pagine più vergognose della storia parlamentare"

"Non mi sto occupando della questione del voto segreto. C'è un'apposita commissione parlamentare che credo stia lavorando a un testo comune, perchè è giusto che sia concordato tra coalizione di governo e opposizione. L'unica cosa certa è che questo obbrobrio feudale deve essere cancellato". Lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, rispondendo a una domanda sulla richiesta di abolizione del voto segreto all'Ars da lui avanzata dopo la bocciatura di un articolo del ddl rifiuti.

"Come si può governare con un residuo feudale che incombe su tutto e tutti? - chiede Musumeci - È una delle pagine più vergognose della storia parlamentare. Se andate a sfogliare gli atti del Parlamento vi renderete conto di quanti agguati, quanti ricatti siano stati compiuti dietro il paravento del voto segreto - ha aggiunto - e siccome sono convinto che all'Ars non ci siano persone che abbiano la vocazione a difendere questo residuo feudale, si tratta solo di metterci d'accordo sui casi in cui debba essere applicato. Non facciamo ridere l'Italia, in nessun Parlamento regionale - ha concluso il governatore - esiste il voto segreto, dover detenere anche questo triste primato mi sembra disarmante".

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