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Ars, scontro Miccichè-M5S: "Senza vitalizio avrei chiesto elemosina", "Parole inaccettabili"

Il presidente dell'Assemblea regionale: "Senza contributo nel periodo in cui non sono stato deputato probabilmente sarei stato costretto a tornare a vivere con mio padre". La replica di Cancelleri: "Un insulto per chi è costretto a emigrare"

Passa dai vitalizi l'utimo scontro tra il presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè, e i parlamentari regionali del Movimento Cinque Stelle. La "frase della discordia" è quella pronunciata da Miccichè durante un forum dell'agenzia di stampa Italpress commentando la proposta M5S sul taglio dei vitalizi: "Se non avessi avuto il contributo nel periodo in cui non sono stato deputato, probabilmente sarei stato costretto a tornare a vivere con mio padre che ha 97 anni, in attesa di maturare i 67 anni per la pensione".

"Sarei stato costretto a chiedere l'elemosina davanti a una chiesa. E' questo che si vuole oggi dalla politica? E' questo quello che vogliono i Cinquestelle?", ha aggiunto ironico il presidente di Sala d'Ercole. I Cinquestelle "credo stiano studiando - ha continuato - un sistema per cui il vitalizio gli arriverà comunque, non dall'Ars ma dalle assicurazioni. Con la minore contribuzione dovuta dal deputato in caso di taglio dei vitalizi stipuleranno delle assicurazioni. Ho detto a Giancarlo Cancelleri (vicepresidente M5S dell'Ars, ndr), di spiegarmi come faranno, possibilmente tornerà utile a tutti".

Le frasi dell'ex ministro non sono piaciute ai pentastellati. Immediata la replica: "Parole inaccettabili in una terra, dove il 56 per cento dei giovani è disoccupato". "Il presidente dell'Ars - ha tuonato Cancelleri - guadagna 10 mila euro al mese e pur di mantenere un privilegio medievale si copre di ridicolo, dichiarando che se non avesse avuto il vitalizio sarebbe stato costretto a tornare a vivere dai propri genitori. Le sue parole sono un insulto per chi ha dovuto lasciare i genitori perché costretto a emigrare per trovare un lavoro. Con la nostra proposta possiamo ridurre i costi della politica di oltre 20 milioni di euro l'anno e investire queste risorse in misure che siano davvero utili ai cittadini”.

Solo ieri sul sito dell'Assemblea regionale è stato pubblicato l'elenco completo di chi riceve il vitalizio, assegni che pesano per oltre 18,3 milioni annui.

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