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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Ars, in aula si parla di province Gaffe di Crocetta con Napolitano

Tiene banco la questione sui liberi consorzi tra comuni, ma a tenere banco è "l'appello" di Napolitano al Governatore. Crocetta: "Mi ha invitato a proseguire sulla strada dell'abolizione". Ma dal segretariato della presidenza del Consiglio arriva la smentita

La "questione province" torna sui banchi dell'Ars, questa volta "arricchita" da una gaffe del presidente della Regione. Crocetta, dopo un colloquio con Giorgio Napolitano, ha riferito dell'invito dello stesso capo dello Stato a proseguire il cammino della riforma per l'abolizione delle province. Ma le sue parole sono state rapidamente smentite dal comitato nazionale Pro Province, che ha reso nota una lettera del segretariato generale della presidenza della Repubblica: "Non ha autorizzato nessuno a riferire più o meno confusamente il contenuto di conversazioni personali".

L'aula si riunisce per approvare una norma chiave per l'abolizione delle province ed il passaggio ai liberi consorzi. E Crocetta, a seguito dell'incontro con il capo dello Stato a Catania, ha parlato di una sorta di appello dello stesso Napolitano, il quale, secondo il Governatore, si sarebbe detto "assolutamente schierato per la soppressione delle province", invitandolo "ad andare avanti senza ulteriori ritardi". Ma dal segretariato della presidenza del Consiglio è arrivata la smentita, la cui nota è stata diffusa dal comitato nazionale Pro Province, presieduto da Salvatore Sangiorgi: "E' disponibile sul sito internet del Quirinale il testo dell'unico intervento pronunciato da Giorgio Napolitano". E sulle eventuali conversazioni private tra i due, si legge nella nota, "nessuno è stato autorizzato a riferire più o meno confusamente il contenuto di conversazioni personali".

Duro il commento del vicepresidente della Commissione affari istituzionali dell'Assemblea regionale siciliana, Vincenzo Figuccia: "La presenza più o meno confusa di Rosario Crocetta alla presidenza della Regione è ogni giorno sempre più imbarazzante ed un ostacolo a che la Sicilia possa affrontare con credibilità i propri problemi trovando interlocutori nazionali ed internazionali". Lo stesso Figuccia, pochi giorni fa, aveva dichiarato come "la bocciatura della proroga dei Commissari da parte del Consiglio di giustizia amministrativa certifichi il fallimento totale del governo Crocetta, che di questa sempre più disastrosa riforma degli enti locali intermedi ha fatto la propria bandiera".

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