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"Non indossa la cravatta, non può entrare", il sindaco di Messina fuori dall'Ars

Il primo cittadino Renato Accorinti si è visto negare l'ingresso all'Assemblea regionale siciliana per via dell'abbigliamento troppo informale. "Chiedo formalmente di eliminare un regolamento così arcaico - dice - Qui c'è chi, in giacca e cravatta, ha stuprato la Sicilia"

"Mi dispiace, lei non può entrare. Non indossa la cravatta, l'accesso non è consentito". Ecco cosa si è sentito rispondere il sindaco di Messina Renato Accorinti, che stamani si è presentato all'Assemblea regionale siciliana per partecipare a una riunione sul tema dei trasporti nell'Isola.

A raccontare l'episodio all'AdnKronos è lo stesso primo cittadino. "Dalle 10.15 di stamane sono davanti l'Ars a Palermo  - ha detto - perché convocato in commissione sulla delicatissima questione trasporti, ma non mi fanno entrare perché sono senza cravatta. Siamo ancora nel Medioevo. La dignità della persona va rispettata. La dignità e il rispetto per le istituzioni è indossare una cravatta? E' un regolamento arcaico che offende la libertà di espressione di ognuno di noi. Se venisse Tsipras non lo fanno entrare?".

"Io  - ha aggiunto Accorinti - ho rispetto per chi indossa la cravatta, ma anche per chi porta il turbante o la Kefia. Ho rispetto per chiunque voglia vestirsi per come reputa più opportuno. Ho rispetto per tutte le religioni e tutte le culture. Qua invece, ancora oggi - ha ribadito nervosamente - non entro perché non ho la cravatta. Qui rappresento un popolo di 250mila persone, Messina, la terza città siciliana, per parlare di una problematica come quella dei trasporti con un sistema ferroviario fa i peggiori d'Europa, e non mi fanno entrare? E' una cosa folle e chiedo formalmente di eliminare un regolamento così arcaico. Qui c'è gente, in questo palazzo che in giacca e cravatta ha stuprato la Sicilia...".

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