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Nella bufera approvata la Finanziaria, contrari centrodestra e Cinque stelle

L'Ars ha approvato a notte fonda la legge di stabilità con 39 voti a favore e 22 contrari, con un astenuto: Vincenzo Vinciullo. Subito dopo l'Aula ha detto sì al Bilancio con 44 voti favorevoli e 22 contrari. I grillini: "Occasione persa per la Sicilia"

In piena bufera giudiziaria l'Ars ha approvato a notte fonda la legge di stabilità e il bilancio. Il voto è arrivato dopo le 3, al termine di un'ennesima seduta fiume, che si era aperta alle 13 ed è durata quasi 14 ore. La Finanziaria è passata con 39 voti a favore e 22 contrari, tra cui tutti i grillini, con un astenuto: Vincenzo Vinciullo del Nuovo centrodestra. In 22 non erano invece presenti in aula.

Subito dopo la Finanziaria è stato approvato il bilancio, con 44 voti favorevoli e 22 contrari. Non è passato il mutuo per il finanziamento alle imprese. L'Ars approverà un apposito ddl già nelle prossime settimane.

"Dal 2005 - commenta il presidente della Regione, Rosario Crocetta - non si approvavano una Finanziaria e un bilancio definitivi a gennaio. E poi ci sono tante norme importanti, come quella che cancella le partecipate dello spreco. Mi accusano di fare norme manifesto? Sono cose buone, se poi fanno pure la loro parte nel consenso, non ci vedo nulla di male".

Molti gli scontenti. "Quella approvata stanotte è una manovra finanziaria nata male e finita peggio, che passerà alla storia per una lunga serie di interventi-spot che ben poco incideranno sulla realtà socio-economica della Regione e che certamente non affronta il nodo centrale dello sviluppo e del rilancio dell'economia, anzi rischia di affossare ulteriormente le prospettive di rilancio”. Lo dichiarano Roberto Di Mauro e Toti Lombardo del Partito dei Siciliani MpA, ricordando che "le opposizioni sono riuscite in alcuni casi a limitare i danni, costringendo il Governo a correggere alcuni macroscopici errori, ma purtroppo il complesso della manovra resta di bassissimo profilo e pieno di tante incognite”.

“Si è preferito pensare a petrolieri e a proprietari di cave, tranne che ai siciliani”. I deputati del Movimento 5 Stelle all'Ars archiviano come un'altra occasione persa la Finanziaria approvata dall'Aula con il proprio voto contrario. “Una manovra brutta nei contenuti e anche nella forma, che attesta un modo di lavorare molto approssimativo di questo Parlamento e, soprattutto, del governo, che porterà a cozzare contro il muro del Commissario dello Stato. La Finanziaria è stata riscritta direttamente in aula, a dispetto di quanto esitato in commissione Bilancio. Siamo certi che saranno molte le norme impugnate”.

“Tra le poche cose da salvare in questa lunga maratona le norme sul fronte dei diritti civili, che portano benefici alla coppie di fatto, sia etero che gay, e l'essere riusciti a tirare fuori dal calderone della manovra il mutuo da un miliardo di euro che avrebbe condannato i siciliani a 30 anni di rimborsi. Se ne parlerà – dicono i deputati – in seguito e con le giuste modalità, ma, soprattutto, sulla base di carte che ci diranno quali imprese saranno pagate con questi soldi”.

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