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Rilancio delle aree interne, il ministro Carfagna incontra delegazione di sindaci

Primo appuntamento in vista della ridefinizione della Strategia nazionale delle aree interne (SNAI). Presente anche Pietro Macaluso, presidente dell’Unione delle Madonie

Vertice online tra il ministro per il Sud, Mara Carfagna, e una delegazione di sindaci in rappresentanza della Federazione Nazionale delle Aree Interne. Si è trattato di un primo appuntamento, in vista della ridefinizione della Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI), alla quale si sta lavorando. A darne notizia sono Pietro Macaluso, presidente dell’Unione delle Madonie e componente del direttivo nazionale, e Alessandro Ficile, coordinatore tecnico dell’area interna Madonie, che hanno partecipato all’incontro.

Il ministro ha ribadito l'impegno a destinare per queste aree circa 2,1 miliardi di euro nei prossimi anni, grazie a quanto già stanziato dal Piano nazionale ripresa e resilienza (Pnrr) (1,125 miliardi tra fondi europei e nazionali), alla legge di Bilancio (310 milioni) e al Fondo di Sviluppo e Coesione (circa 700 milioni) per il periodo 2021-2027. A queste risorse vanno aggiunti ulteriori 700 milioni, relativi al ciclo precedente, del Fondo di Sviluppo e Coesione che non sono ancora stati spesi e che potrebbero essere assorbiti da nuovi progetti. I principali ambiti di intervento individuati dalla Snai riguardano la sanità, l'istruzione e la mobilità.

I sindaci, nel descrivere lo stato dell’arte, hanno manifestato alcune difficoltà relative alla fase di progettazione degli interventi. In questa direzione il ministro Carfagna si è impegnata a individuare insieme all'Agenzia per la Coesione territoriale una forma di sostegno a questa attività; ha quindi comunicato la nomina di Domenico Gambacorta quale delegato ai rapporti con la Federazione Nazionale.

"Le forti preoccupazioni che ci hanno spinto a chiedere un incontro urgente al ministro – affermano Macaluso e Ficile – sono state in gran parte azzerate. Abbiamo infatti percepito la chiara volontà della stessa a voler rafforzare il processo di attuazione e a rilanciarne la prospettiva strategica specie per quanto riguarda la necessità di riformare/flessibilizzare le norme nazionali che fissano standard uguali per tutti e che non tengono conto delle peculiarità delle Aree Interne. Sulla scuola in primis abbiamo chiesto con forza che la deroga a 300 alunni, introdotta tardivamente con la Legge di bilancio del 30 dicembre ultimo scorso, possa essere applicata stabilmente così come la riduzione del numero minimo di alunni per le pluriclassi".

Dalla prossima settimana il confronto tra la Federazione e il ministero si sposterà sui tavoli tecnici.
 

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