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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Consiglio approva bilancio con un blitz del Sindaco, Pd in frantumi: si dimette Filoramo

Il documento finanziario riceve all'alba il via libera da Sala delle Lapidi. Bufera nel Pd col capogruppo in contrasto col resto dei colleghi "dem". La maggioranza porta a casa un risultato pesante, non senza qualche "aiutino" dal centrodestra

Blitz del sindaco Leoluca Orlando a Sala delle Lapidi: il Consiglio comunale approva il bilancio di previsione, al termine di una seduta movimentata durata tutta la notte. Alle prime luci dell'alba il documento finanziario riceve il via libera (con 21 voti favorevoli e 7 contrari), non senza conseguenze politiche. Il Pd si spacca ed il capogruppo Rosario Filoramo rassegna le dimissioni, aprendo di fatto una vera e propria crisi interna. La maggioranza che sostiene la Giunta Orlando invece porta a casa un risultato pesante, non senza qualche "aiutino" da pezzi del centrodestra. 

Come anticipato da PalermoToday, la presenza del sindaco Orlando in Aula ha impresso un'accelerazione ai lavori. Dopo l'approvazione di una variante urbanistica, il clou della seduta. Un mix di strategie politiche, trattative tra i gruppi, accordi (più o meno sottobanco), prese di posizione e colpi di scena. Ancora una volta, con un sapiente lavoro di "ricamo politico", il primo cittadino è riuscito a spuntarla. 

La spesa del bilancio ammonta in totale a 1 miliardo e 315 milioni, tra spesa corrente (875 mln) e per investimenti (440 mln). Il quadro finanziario in cui si muove il nuovo documento finanziario di previsione è in linea con gli anni precedenti, registrandosi anche per il 2016 una riduzione dei trasferimenti correnti ordinari statali (-11%) e regionali (-3%). Al di là dei contenuti tecnici dell'atto, la mini-maratona che ha portato all'approvazione del bilancio racconta di un Consiglio in cui la maggioranza sfrutta le divisioni delle opposizioni e riesce a trovare delle convergenze. Pd escluso. L'opposizione dei dem, ancora una volta, risulta inefficace. Anzi, come in questo caso, addirittura "tafazziana".

Il Pd non ha partecipato alla conferenza dei capigruppo con il sindaco e, quando il percorso stabilito con il presidente del Consiglio sembrava mettere tutti d'accordo (ovvero chiusura della seduta e discussione rinviata a mercoledì e giovedì prossimo), su iniziativa del capogruppo Filoramo, si decide di andare avanti "senza emendamenti - dice nel suo intervento - purché fra un mese l'amministrazione comunale s'impegni a portare in Aula l'assestamento di bilancio". Un tentativo forse per "stanare" il centrodestra: il capogruppo di Forza Italia, Giulio Tantillo, accetta la sfida e rilancia, restituendo il cerino acceso nelle mani del Pd.

La richiesta di Filoramo (esponente dell'ala cracoliciana) viene accolta dal sindaco, ma il gruppo del Pd si dissocia. Spallitta, La Colla e Leonardi (questi ultimi due renziani)prendono le distanze da Filoramo. A cui non resta altro che annunciare ufficialmente le sue dimissioni da capogruppo. Filoramo "a caldo" su Facebook si sfoga: "L'interesse della città sempre prima di quello di parte. Il Consiglio approva il bilancio, il mio contributo per lo sblocco della spesa". Dichiarazione a titolo personale che segna una netta linea di demarcazione con il resto del gruppo. L'andazzo dei lavori spiana così la strada alla maggioranza, che esulta: bilancio approvato. L'Amministrazione comunale adesso si potrà giocare con tranquillità la partita sulle Ztl. Quello, cioè, che voleva il sindaco Orlando. "Ferragosto e grande scarto di voti (21 a 7). All'alba approvato bilancio comunale e, nonostante qualcuno, rispettate le attese della città". Questo il commento del primo cittadino su Twitter, che poi in una nota aggiunge: "Nonostante alcuni avessero programmato uno sterile rinvio di fatto contro gli interessi della città, alla fine ha prevalso la politica e il senso di responsabilità di una ampia maggioranza di consiglieri che, nel rispetto delle proprie identità e prerogative, hanno agito con serietà ed hanno mostrato che anche a Ferragosto è bene che le istituzioni lavorino per superare le difficoltà e dare risposte ai cittadini".

Quindi la stoccata al Pd: "Non può non risaltare sul piano politico - conclude Orlando - quanto avvenuto nel gruppo consiliare del Pd, dove - in contrasto con lo stesso capogruppo che si è visto costretto alle dimissioni e a lasciare l'aula con altri colleghi di gruppo - è emersa in tutta la sua gravità la 'verdinizzazione' di una sparuta minoranza di transfughi di recente accolti dal Pd, che tentando inutili rinvvi prima e votando contro il bilancio poi sembra aver da tempo rinunciato ad avere un ruolo costruttivo nella politica cittadina".

Per l'assessore al Bilancio, Luciano Abbonato, "in un quadro generale di tagli e limitazioni alla agibilità degli Enti Locali, il Comune di Palermo conferma la sua tenuta finanziaria e soprattutto la sua capacità di ridurre la spesa e, allo stesso tempo, rilanciare sul fronte dei servizi e degli investimenti. Un risultato confermato dal quadro complessivo non solo dell'Amministrazione, ma anche delle partecipate". Dall'Assessore e dal Sindaco, infine un plauso al lavoro svolto dagli uffici e dal Consiglio comunale "che ha permesso di approvare il bilancio con largo anticipo rispetto a quanto avvenuto negli anni scorsi pur nel permanere di difficoltà di contesto legate alla mancanza di dati certi sui trasferimenti regionali".

REAZIONI

Filoramo (Pd) -  "Ho rassegnato le mie dimissioni da capogruppo del Pd in Consiglio comunale, dopo essere riuscito a sparigliare una situazione d'aula bloccata dagli appetiti di chi è abituato in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione a effettuare l'assalto alla diligenza a suon di emendamenti di dubbia utilità". Lo dice in una nota il consigliere comunale del Pd Rosario Filoramo dopo aver rassegnato le sue dimissioni da capogruppo del partito nell’assise civica di Palermo. "Le condizioni che abbiamo affrontato nelle ultime due sedute di Consiglio sono state del tutto eccezionali, il bilancio di previsione da approvare a cavallo del ferragosto, con la fretta e gli infradito ai piedi a farla da padrone. Ho scelto nell'interesse della città. Ho scelto di privilegiare il riavvio della spesa pubblica comunale, consentendo la rapida approvazione del bilancio e lo sblocco della spesa - continua Filoramo -. Ho chiesto esplicitamente al Sindaco, ottenendone il pubblico assenso, di assumersi la piena responsabilità di tale ritardo e l'impegno di rinviare l'approfondimento dei tantissimi nodi irrisolti con la prossima manovra di assestamento da effettuare entro settembre. Nelle prime ore del mattino il bilancio è stato approvato senza ricorso ad alcuno emendamento. Un miracolo della politica troppe volte accusata di creare immobilismo. Ciò non è stato gradito da quei consiglieri di destra e della maggioranza abituati a gozzovigliare nelle lungaggini delle trattative. Ciò non è stato gradito anche da qualche esponente del mio gruppo e del mio partito, attratto dal dito dello scontro interno piuttosto che dalla luna dell'interesse pubblico. I conflitti e la mancanza di strategia unitaria all'interno del Pd, purtroppo, vengono utilizzati per delegittimare e favorire il trasformismo col centrodestra palermitano - conclude l’esponente democratico -. Il Pd torni ad essere il Pd, forza trainante e accogliente del centro sinistra. Ringrazio colleghi del gruppo e i dirigenti del partito che mi hanno onorato della loro fiducia. Le mie dimissioni servano a riattivare un serio dibattito interno al partito e al gruppo consiliare".

La Commare (Mov139) - "Nell'ultima settimana il Consiglio comunale ha approvato in sequenza: piano triennale delle opere pubbliche, piano delle alienazioni e valorizzazioni, l'importante delibera per la riqualificazione dell'edificio delle poste di via Cirrincione con nuova destinazione scuola (primo progetto della nuova città metropolitana) ed infine il bilancio. Una perfetta sintesi del lavoro fatto in questi anni che se da un lato ha saputo fronteggiare le emergenze, dall'altro ha dato prova di capacità di pianificazione. Se mai ce ne fosse stato bisogno è una ulteriore conferma della capacità di questo Consiglio di saper interpretare al meglio i bisogni della collettività, fornendo in tempi utili le risposte attese. In un periodo in cui sembra essere in atto una sistematica campagna di silenzioso smantellamento degli enti locali, non può esserci migliore risposta di questa. Forse bisognerebbe riflettere sulla differenza tra un'Ars che impegna 4 anni per fare 3 leggi sbagliate ed un Consiglio comunale che in una settimana, pur fra differenti vedute, riesce a fare sintesi anteponendo l'interesse collettivo a quello di bottega. Un grazie a tutti colleghi che ci hanno accompagnato in questa settimana, ed in particolare al gruppo di maggioranza che ancora una volta ha dato prova di solidità, capacità e determinazione".

Alotta (Pd) - "Il bilancio approvato questa notte dimostra il totale fallimento dell'operato di questa amministrazione comunale, incapace di programmare e dare risposte utili alla città. La manovra, approvata in fretta e furia a ridosso del Ferragosto per evitare il dibattito e il controllo da parte del Consiglio, stanzia poco o nulla per il turismo, il decoro urbano e il verde, ossia quelli che dovrebbero essere gli obiettivi prioritari per un Comune che voglia dirsi europeo. L'unica cosa che ci consola è che questo sarà l'ultimo bilancio di questa sgangherata amministrazione, prima che i cittadini le diano il benservito alle prossime elezioni".

Caracausi (Idv) - "Il Consiglio comunale ha approvato nelle prime ore di questa mattina il bilancio di previsione per l'anno 2016. Il consiglio responsabilmente ha approvato l'atto di programmazione economica, accogliendo l'invito del sindaco che a gran voce ha chiesto di fare presto con l'approvazione dell'atto si sbloccano la spesa corrente e i fondi del Piano triennale opere pubbliche. Gli operatori del sociale e i numerosi fornitori dell'Amministrazione possono tirare un sospiro di sollievo, dal momento che a breve riceveranno quanto spetta loro. Anche quest'anno il bilancio di previsione arriva dopo otto mesi, con poco tempo ancora a disposizione per programmare e realizzare interventi e iniziative. Come promesso dal sindaco ci aspettiamo entro un paio di mesi un assestamento di bilancio, al fine di potere inserire la realizzazione di interventi necessarie e indispensabili per lo sviluppo della nostra città".

Occhipinti (Comitati Civici) - "Il bilancio 2016 è in continuità con l’incapacità di gestire questa città. Una fotografia della mancata programmazione e del mancato rispetto del programma elettorale e delle promesse fatte ai palermitani nel 2012. Questo  bilancio certifica come il Comune sia sempre più vicino al default per la situazione delle partecipate, inoltre il parere favorevole dei Revisori sembra fin ‘troppo buono’ visti i rilievi mossi. I circa 86 milioni richiesti nelle due diverse cause  intentate dalla curatela dell’Amia, in seguito a un fallimento che pesa ancora sulle tasche dei  palermitani, sono un macigno. Abbiamo fatto di tutto per dare 500 mila euro e permettere al Biondo di affrontare la crisi finanziaria e salvare questo storico ente, dando serenità ai 48 lavoratori e alle loro famiglie che oggi pagano le colpe degli amministratori del tempo e delle spese allegre avallate dai soci, ma la maggioranza ha bocciato l’emendamento. Pochissime risorse per quello che è il futuro, ovvero il turismo. Meno male che i cittadini potranno liberarsi di questa incapacità alle prossime elezioni. Palermo merita molto di più".

Leonardi (Pd) - "Il Pd in Consiglio comunale ha fatto sempre un'opposizione costruttiva, come si addice a un partito di governo, e a volte dura come nel caso degli aumenti delle tasse o dell'introduzione della Ztl. Ma il Pd è comunque una comunità politica che non può venir meno ai suoi principi che impongono di controllare e pretendere risposte quando si trattano atti importanti, specie il bilancio. Abbiamo lottato, insieme ad altre forze di sinistra, cercando di dare ancora più risorse alla Cultura e ai lavoratori del Teatro Biondo, invece di accettare che il Comune desse meno dell'anno scorso. Per questo alla fine il Pd ha votato contro questa la manovra". Lo afferma il vice capogruppo del Pd Sandro Leonardi. "Come è possibile - aggiunge- approvare in un minuto un bilancio di migliaia di pagine senza uffici, senza presidenti e cda delle partecipate, nonostante i pesanti rilievi dei Revisori fra i quali la mancata presentazione dei bilanci di alcune aziende? In un bilancio da oltre un miliardo di euro non si comprende come non si riescano a trovare i soldi per evitare l'ennesimo balzello Ztl, appena 3 milioni per lo sviluppo economico e il turismo e sono sotto gli occhi di tutti le condizioni della città e delle aziende e i pochi e malandati servizi offerti alla città".
 

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