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Ars, neanche la tv ferma i "pianisti": Anselmo esce dall'Aula ma qualcuno vota per lei

La parlamentare dem ammette un malcostume che da tempo vige all'assemblea regionale. Durante la seduta del 10 agosto, la capogruppo del Pd sarebbe andata in bagno, lasciando il tesserino da deputato: "Lo fanno tutti. Almeno hanno avuto la decenza di mettere l'accendino sul pulsante dell'astensione"

Si è alzata durante l’ultima seduta dell’Ars per andare in bagno, ha lasciato il suo tesserino da deputato tra i banchi di Sala d’Ercole e quando è tornata si è accorta che qualcuno aveva votato per lei. Nonostante qualche “pianista” si sia espresso al posto suo, Alice Anselmo non ha denunciato l’accaduto. Nemmeno al presidente dell’Ars. Un malcostume diffuso nonostante la presenza delle telecamere che mandano le immagini in diretta streaming e in onda su SiciliaUno. L'episodio risale allo scorso 10 agosto e riguarda il capogruppo del Pd che, messa alle strette, ammette senza troppi giri di parole l’accaduto. "Lo fanno tutti - spiega - e non solo in Sicilia, ma in tutti i parlamenti regionali. Mi sono arrabbiata con qualcuno dei colleghi al di fuori della seduta, ma il mio voto non sarebbe comunque stato determinante".

Qualche ora dopo la votazione all’Ars la deputata nonché docente di Diritto alla Kore di Enna ha esternato il suo disappunto sottolineando come, quanto meno, chi l’ha sostituita nella votazione abbia avuto la decenza di mettere l’accendino sul pulsante dell’astensione. Sulla votazione del giorno prima (il 9 agosto) ha avuto da ridire anche l’amministratore unico di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo, che ha presentato un esposto in Procura chiedendo l’acquisizione del verbale e della documentazione relativa per verificare che tutto si sia svolto regolarmente. "Ho chiesto, in particolare - ha detto Fiumefreddo - che si accerti se non si sia consumato il delitto di falso, atteso che alla votazione risultino presenti 61 deputati, ma dalla sommatoria dei voti contrari, di quelli favorevoli e degli astenuti, emerge che siano stati espressi 51 voti. Mancano 10 voti all'appello”.

Il giorno successivo l'episodio che coinvolge il capogruppo del Pd su una delle votazioni "intermedie" di quella giornata. Raggiunta telefonicamente da PalermoToday la Anselmo ha confessato candidamente l’accaduto: "Non è la prima volta che si sente di parlare di 'pianisti' a Palazzo dei Normanni. Purtroppo è una prassi consolidata e non soltanto all’Ars. Solo che si tende sempre a parlare dell’assemblea siciliana e poco delle altre d’Italia”. Sulla vicenda, così come per l’esposto di Fiumefreddo, il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione.

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