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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Amap, anche il Forum dei movimenti per l'acqua contrario all'imbottigliamento

Per le associazioni bisogna "rispettare la volontà popolare espressa con i referendum del 2011". A Sala delle Lapidi, dopo i consiglieri Evola (Sc) e Ferrandelli (Coraggiosi), si oppone a questa possibilità pure Amella (M5S): "No alla commercializzazione"

"No alla mercificazione delle acque". A schierarsi contro l'ipotesi d'imbottigliamento e vendita dell'acqua da parte dell'Amap questa volta è il Forum siciliano dei movimenti per l'acqua e i beni comuni.

"Ribadiamo - spiegano dal Forum - che l'orizzonte per affermare pienamente il rispetto della volontà popolare espressa con i referendum del 2011 è quello di una gestione pubblica e partecipativa attraverso aziende di diritto pubblico e cioè aziende speciali consortili o consorzi di comuni. Anche Palermo nel 2013 attraverso una delibera di giunta condivise questa visione, che ora va urgentemente ripresa dalla città e dai 34 comuni entrati nella compagine societaria di Amap per metterla in sicurezza da possibili future privatizzazioni". Secondo il Forum l'opzione non va considerata nemmeno nel caso in cui i proventi della vendita fossero restituiti al Comune o reinvestiti nell'azienda partecipata che gestisce il servizio idrico.

La polemica sull'imbottigliamento dell'acqua da parte di Amap è nata in Consiglio comunale, dove sono in discussione gli statuti delle ex municipalizzate. Quello dell'Amap prevede, tra le altre cose, la commercializzazione acque minerali, come quelle provenienti dalla sorgente di Scillato. Il gruppo di maggioranza Sinistra Comune ha però presentato un emendamento soppressivo allo statuto (supportato da un parere negativo degli uffici comunali), al quale si sono accodate anche le opposizioni. 

E così a Sala delle Lapidi, dopo  i consiglieri Barbara Evola (Sinistra Comune) e Fabrizio Ferrandelli (Coraggiosi), anche Concetta Amella (M5S) si oppone a questa possibilità: "No alla speculazione sull’acqua. L’acqua è un bene pubblico intangibile, nel solco di tutte le norme internazionali e del referendum italiano del 2011, che le assegnano il carattere di diritto umano incomprimibile". Esordisce così la consigliera pentastellata, secondo cui "L’acqua fa parte dell’economia pubblica perché le decisioni che la riguardano, dalla preservazione dei siti di captazione alle fasi di riciclo delle acque reflue, sono intrinsecamente di natura e di rilevanza pubbliche. Ecco perché, il gruppo del Movimento 5 Stelle è contro l’imbottigliamento e la commercializzazione dell’acqua pubblica da parte di Amap".  

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