Almaviva, Miccichè scriverà al governo nazionale per la salvaguardia dei posti di lavoro
Il presidente dell'Ars ha incontrato una delegazione di sindacati e ha annunciato l'intenzione di sensibilizzare il governo romano sulla vertenza perché potrebbe rappresentare un brutto precedente per molti altri settori dell'economia siciliana. Oggi in sala d'Ercole due ordini del giorno dedicati
Non si fermano i lavoratori di Almaviva e per cercare una soluzione alla complessa vertenza che li vede a rischio per via del passaggio del servizio clienti di Ita alla società di call center Covisian si sono recati oggi dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Micciché.
Una delegazione sindacale, composta da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni è andata a rappresentare tutta la preoccupazione di 570 dipendenti, impiegati a Palermo, che non sanno ancora qual è il futuro che li attende. All’incontro hanno partecipato anche il capogruppo del Partito democratico, Giuseppe Lupo, e il parlamentare di Forza Italia, Mario Caputo.
“Il presidente Miccichè – spiegano i sindacalisti Marcello Cardella, Francesco Assisi, Giuseppe Tumminia e Claudio Marchesini – si è impegnato a scrivere al governo nazionale. E non solo sulla vertenza Almaviva, ma più in generale sul mancato rispetto delle norme sulle clausole sociali di salvaguardia. Un precedente che rischia di avere grosse ripercussioni su più settori dell’economia siciliana”.
Questo pomeriggio, a Sala d’Ercole, tra l'altro, saranno discussi anche due ordini del giorno relativi alla vertenza. “Non solo per sensibilizzare il governo regionale – dice Lupo – ma anche per intraprendere quelle azioni che possono essere di competenza del parlamento regionale e che sono utili per tenere alta l'attenzione sulla vicenda”.
Intanto, nell'incontro che si è svolto ieri a Roma tra azienda e sndacati, le posizioni sono rimaste distanti: Covisian, secondo quanto spiegano fonti sindacali, si è detta disponibile ad assumere circa 380 addetti entro aprile 2023. Mentre circa 60 operatori non vengono proprio pesi in considerazione dall'azienda perchè "collegati direttamente a Millemiglia Alitalia". Tempi troppo lunghi e numeri troppo esigui per i rappresentanti dei lavoratori che continueranno a lottare per trovare una soluzione più favorevole. Sperando di non dover attendere "il disastro" e dover ricorrere alle misure postume prospettate dall'assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone.