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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Meno fondi per agricoltura in Sicilia? Patuanelli: "Consiglio dei ministri deciderà criteri"

Il ministro è stato sentito in commissione Attività produttive all’Ars sulla ripartizione delle risorse del Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale). Foti (Attiva Sicilia): "Puntare alla modifica di un pilastro del Fondo senza unanimità e in un periodo transitorio risulta veramente incomprensibile"

Audizione del ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, oggi in commissione Attività produttive all’Ars sulla questione della ripartizione delle risorse del Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), col rischio che alla Sicilia e ad altre regioni del Sud vengano ridotti i fondi nella riprogrammazione transitoria del prossimo biennio, in attesa della nuova Pac.

Il ministro ha ribadito che la riduzione dei fondi è ben inferiore rispetto alle cifre circolate sui mezzi di informazione e che tra le regioni non si è riuscito ad arrivare a un criterio condiviso: sarà quindi il Consiglio dei ministri, su proposta del ministero dell’Agricoltura, a stabilire i nuovi criteri.

Angela Foti, deputata di Attiva Sicilia che ha presieduto l’audizione, ha voluto ribadire che “non è possibile togliere alla Sicilia un solo euro in un comparto così importante come quello dell’agricoltura. Ormai molti giovani stanno investendo sull’agroalimentare, scommettendo su coltivazioni non intensive, molte volte in biologico. Puntare alla modifica di un pilastro del Feasr senza unanimità e in un periodo transitorio risulta veramente incomprensibile. Il governo nazionale dice che vuole aiutare il Sud ma come pensa di farlo se poi riduce le risorse?”.

Anche Sergio Tancredi, deputato di Attiva Sicilia, è intervenuto per lanciare un appello a tutti i parlamentari siciliani e del Sud a fare fronte comune per evitare questo scippo. La Sicilia e il Sud non possono ricevere nessuna riduzione, anzi servirebbero più fondi: si è trattato di un anno drammatico per la pandemia, ma la crisi al Sud, che parte da un grande svantaggio, si sente molto di più che al Nord. Qui la gente fa fatica a mettere insieme il pranzo con la cena e finora gli imprenditori hanno ricevuto solo briciole dai ristori. E pensare che possano ricevere anche un euro meno li getta nella disperazione”.

La commissione ha promosso una risoluzione, votata all'unanimità, da inviare al governo Draghi che dovrà entro il 21 maggio assumere d'imperio una decisione.
 

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