Giambrone si dimette da Gesap, Orlando: "Il sostituto lo scelgo io"
Una decisione presa dopo l'ok della direzione nazionale del Pd alla candidatura come capolista alla Camera. Era stato nominato nel 2013 in quota Comune: "Lascio società in utile". Il sindaco: "L'aeroporto rappresenta la parabola della città e del cambiamento culturale di questi anni"
Fabio Giambrone lascia la presidenza del Cda di Gesap, la società che gestisce l'aeroporto "Falcone-Borsellino". Una decisione presa dopo l'ok della direzione nazionale del Pd alla candidatura come capolista alla Camera. Giambrone, nominato nel 2013 in quota Comune, ha rassegnato giovedì scorso le dimissioni al sindaco Leoluca Orlando. Oggi l'annuncio ufficiale.
"In questi quattro anni l'aeroporto di Palermo ha cambiato pelle, ma c'è un tempo per ogni cosa: lascio la società con un bilancio in utile, un aumento di passeggeri costante negli anni, nuove infrastrutture e 80 rotte che collegano Palermo con il resto del mondo", ha detto l'ormai ex predidente Gesap, sottolineando che la sua "è stata una decisione sofferta. Indietro non si torna: questo è l'appello che lancio al Cda e a chi mi sostituirà".
"La fiducia che ho risposto in Giambrone è stata corrisposta, ma c'è un tempo per ogni cosa. L'aeroporto rappresenta la parabola della città e del cambiamento culturale che ha vissuto in questi anni" ha detto il sindaco Orlando, che sul nome del successore alla presidenza Gesap non si è sbilanciato: "Due cose sono certe, che lo scelgo io e che si saprà dopo che lo avrò scelto".
La nomina del nuovo presidente non sarà immediata. Prima infatti si dovrà riunire il Cda di Gesap per ratificare le dimissioni di Giambrone, dopodiché toccherà convocare l'assemblea dei soci. I tempi sono cadenzati: tra le due riunioni passerà almeno un mese. Verosimilmente se ne parlerà dopo le elezioni nazionali del 4 marzo. Prima, per ovvie ragioni politiche, il Comune non dovrebbe tirare fuori il nome del successore di Giambrone. In questo lasso di tempo sarà il vicepresidente Giuseppe Todaro a ricoprire il ruolo di facente funzioni: la società però si limiterà all'ordinaria amministrazione.
Tutti i soci di Gesap (Comune di Palermo, Città metropolitana, Camera di commercio, Comune Cinisi ecc...) e i componenti del Cda hanno espresso parole d'elogio nei confronti di Giambrone. Non omettendo di sottolineare i momenti difficili che ha vissuto la società di gestione dell'aeroporto. "Giambrone - ha affermato il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo - ha portato in Gesap lo stile orlandiano, la 'primavera palermitana', ripulendo l'azienda che nel passato era fatta da soggetti che erano soliti delinquere. Ha salvato la Gesap con una battaglia di legalità e trasparenza che anni fa sembrava impossibile". Il riferimento è al "caso Helg", l'ex presidente della Camera di commercio che, ai tempi in cui era nel board di Gesap, è stato arrestato per aver intascato una tangente da un concessionario dell'aeroporto (il pasticciere Palazzolo).
Il processo di privatizzazione della Gesap - prima avviato e poi stoppato - è stato un altro dei momenti critici. "Abbiamo dimostrato che un'azienda pubblica può funzionare e fare utili se gestita virtuosamente" ha tenuto a sottolineare Giambrone. L'intenzione dei soci è di continuare a mentere la maggioranza delle azioni in mano pubblica. Eccetto la Camera di commercio che, ha spiegato il presidente Alessandro Albanese, "sta ottemperando ad una legge, che ci impone la vendita". Sono lontani però i tempi in cui l'aeroporto veniva valutato 110 milioni. "Se quello di Catania è stimato attorno al miliardo di euro, allora si capisce bene che l'aeroporto stava per essere svenduto", ha aggiunto Todaro. La società adesso però può contare su una solidità maggiore rispetto al passato, quando in media perdeva 10 milioni di euro all'anno.
"Negli ultimi 4 anni abbiamo chiuso il bilancio sempre in attivo - ha ricordato Giambrone - e il nostro aeroporto è entrato nella top ten degli scali italiani. Quando sono arrivato ho trovato una situazione desolante con tanti cantieri abbandonati, spalmando gli interventi negli anni siamo arrivati a un punto di non ritorno sulla programmazione delle opere. Abbiamo realizzato la terza sala check-in, la nuova hall arrivi, l'ampliamento del piazzale aerei, l'adeguamento delle piste e del terminal passeggeri. Tra il 2014 e il 2017 sono stati investiti 62 milioni di euro, con la data di scadenza dei cantieri sempre rispettata e in qualche caso anticipata. Per il 2018 sono previsti altri 17 milioni di euro di interventi in infrastrutture".
Capitolo a parte il traffico passeggeri, che ha fatto registrare in questi anni un incremento continuo. "Siamo passati dai 4,3 milioni del 2013 ai quasi 6 milioni dello scorso anno - ha detto - e nel 2018 la previsione è quella del superamento di 6,5 milioni di passeggeri". In crescita anche le rotte: "Nel 2014 era difficile parlare con le compagnie aeree - ha proseguito Giambrone -, oggi ci cercano, siamo diventati appetibili e nel 2018 ci saranno altre novità. British e Lufthansa iniziato un processo di destagionalizzazione con Londra e Francoforte, in queste ore stiamo definendo un volo diretto con la Cina e altre trattative sono in corso con Turkish Airlines".
"La Gesap - ha concluso Orlando - ora è un'azienda modello che ha dato un contributo importante all' internazionalizzazione della città e all'apertura di Palermo capitale cultura. Non c'è al mondo una città che negli ultimi 40 anni è cambiata così tanto come Palermo. Preciso poi che la città non ha dovuto sborsare un solo euro per un'azienda come la Gesap che resta pubblica, ha prodotto utili e ha realizzato delle infrastrutture".