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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Il pasticcio dell'acqua potabile, esposto della Lega: "Troppi ritardi e poca chiarezza"

La decisione dei consiglieri comunali dopo la raffica di annunci e smentite da parte dell'Amministrazione comunale, dell'Asp e dall'Amap sul divieto di usare l'acqua distribuita in città tramite i serbatoi Petrazzi alto e basso: "Gestione fallimentare della vicenda"

"Una serie di notizie fuorvianti si sono susseguite nella giornata di ieri e hanno creato allarmismo tra i cittadini palermitani, facendoci vivere un pomeriggio folle. E, come se non bastasse, il sito di Amap, per quasi tutta la giornata di ieri, non era raggiungibile". A dirlo sono il capogruppo della Lega al Consiglio comunale di Palermo, Igor Gelarda, e i colleghi di partito, Marianna Caronia, Elio Ficarra e Alessandro Anello, dopo la raffica di annunci e smentite che per tutto il pomeriggio di ieri si sono susseguite da parte dell'Amministrazione comunale, dell'Asp e dall'Amap sul divieto all'uso potabile dell'acqua distribuita in città tramite i serbatoi Petrazzi alto e basso. Gli esponente del Carroccio annunciano un esposto in Procura e puntano il dito sulla "gestione fallimentare" della vicenda da parte dell'Amministrazione comunale. Il provvedimento mira a sapere "se ci sono stati ritardi o omissioni nella comunicazione di non potabilità dell'acqua da parte di qualcuno oppure se c'è stato un procurato allarme".

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"Orlando deve spiegarci perché tutto questo ritardo nel firmare l'ordinanza di non potabilità dell'acqua - proseguono i leghisti -. Dal sito Amap e da quello Asp si evince, infatti, che le analisi dell'Azienda sanitaria provinciale, per le quali l'acqua non era idonea al consumo in alcune zone di Palermo con la presenza di coliformi, di escherichia coli, solfati e alluminio superiori alla media, risalivano al 25 febbraio, anche se sono state trasmesse al Comune il 28 di febbraio. L'ordinanza sindacale che vietava l'uso potabile dell'acqua è datata 6 marzo, cioè 7 giorni dopo rispetto la comunicazione delle analisi da parte dell'Asp".

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"Vogliamo capire - aggiungono i consiglieri - se per una settimana la metà dei cittadini palermitani ha usato per bere e per cucinare acqua ufficialmente non potabile e nessuno ha detto nulla. Tutto questo a dimostrazione che non solo la comunicazione ma anche l'organizzazione dell'amministrazione comunale è stata fallimentare".

Tutti i documenti inviati tra Asp e Amap (Pdf)

La revoca dei divieti (Pdf)

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