Acqua, c'è il rischio di nuovi aumenti: bollette più care se non si comunica il nucleo familiare
Le utenze condominiali sono obbligate a trasmettere all'Amap entro il 31 marzo la composizione di ogni nucleo familiare, altrimenti si applica a tutti i condomini lo status di non residente. Randazzo (M5S): "Poco tempo a disposizione, si conceda una proroga"
Bollette dell'acqua più care per le utenze condominiali, se un singolo condomino non comunica all'Amap entro il 31 marzo la composizione del nucleo familiare. Il che sarebbe una beffa dopo la mazzata dell'aumento reatroattivo delle tariffe (a partire da gennaio 2018) stabilito dall'Amap sulla scorta delle deliberazioni dell'Assemblea territoriale idrica (Ati) e dell'Arera (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente).
In assenza di dati completi, l'Amap attribuirà d’ufficio lo status di non residente a tutte le utenze facenti parte del condominio e con un numero di 3 componenti per ogni nucleo familiare. "Ciò significherebbe un ulteriore aumento delle tariffe del servizio idrico" sottolinea il capogruppo del M5S, Antonino Randazzo, che ha chiesto ufficialemente all'Amap "di posticipare di 90 giorni la scadenza del 31 marzo al fine di consentire a tutti gli amministratori di condominio di effettuare le verifiche e trasmettere le dichiarazioni".
Gli amministratori di condominio - già sul piede di guerra perché in caso di false dichiarazioni ricadrà su di loro la responsabilità penale e civile - hanno pochissimo tempo (la comunicazione dell'Amap è di due settimane fa) per effettuare la raccolta dei dati appartamento per appartamento di tutti i nuclei familiari entro il 31 marzo. "Motivo per cui - aggiunge Randazzo - serve una proroga per scongiurare un ulteriore incremento della bolletta dell'acqua".
L'Unai (Unione nazionale amministratori d'immobili), che sugli aumenti delle tariffe ha annunciato una class action, ha esposto le sue rimostranze nel corso di un'audizione alla commissione consiliare Partecipate. Che ha già fatto partire una nota diretta all'assessore Maria Prestigiacomo per l'istituzione di un tavolo tecnico Comune-Amap. L'obiettivo è rimodulare la delibera dell'azienda acquedotto, che tra l'altro prevede la possibilità di nuovi aumenti retroattivi. L'Amap infatti non ha deliberato l'incremento massimo delle tariffe idriche, così come indicato dall'Arera, ma potrebbe farlo tra il 2021 e il 2022.