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Province siciliane verso l'addio, martedì il voto decisivo dell'Aula

Saranno commissariate alla loro scadenza e poi sostituite con i liberi consorzi tra comuni. Previsti sei mesi per mettere a punto la riforma e i dettagli tecnici

Passo decisivo per l'abolizione delle province siciliane. Dalla conferenza dei capigruppo parlamentari arriva il via libera alla discussione in Aula del disegno di legge presentato ieri dal governatore Crocetta. Gli enti saranno commissariati alla loro scadenza, poi saranno aboliti e sostituiti con i liberi consorzi tra comuni. Il ddl approderà già oggi a Sala d'Ercole ma il voto decisivo è previsto per martedì prossimo. Saltano così definitivamente le elezioni provinciali previste per fine maggio. Alla conferenza dei capigruppo ha partecipato anche il presidente della Regione, che ha parlato di "risultato storico": "Saremo i primi in Italia ad abolire le province", ha detto Crocetta, sottolineando che "la maggioranza è unita".

“Adesso si gioca finalmente a carte scoperte", dice Baldo Gucciardi, presidente del gruppo Pd all’Ars: "La proposta del Pd è chiara, nessuno può più bluffare: o si sta dalla parte di chi vuole superare le Province e del presidente Crocetta, o si sta dalla parte di chi vuol mantenere in piedi un sistema che moltiplica sprechi e poltrone”. Gucciardi aggiunge: "Finalmente c’è un punto fermo: le Province regionali saranno superate, verranno sostituite da consorzi di comuni che riorganizzeranno e riassegneranno le funzioni, tagliando spese e sprechi. Entro sei mesi durante i quali gli enti saranno commissariati da ufficiali prefettizi - conclude Gucciardi - l’Ars  metterà a punto la riforma e i tanti ‘dettagli tecnici’ che non possono essere decisi in un giorno”.

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