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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

La Torre (Rifondazione): "Le partecipate restino pubbliche e garantiscano servizi e non poltrone"

Il richiamo del segretario cittadino sugli asset di Rap, Amg, Amat e Amap e l'attacco al sindaco: "Non si capisce quale sia il suo progetto di governo"

"Con un'ordinanza, il sindaco Roberto Lagalla dà il via all'iter di acquisizione di curricula e manifestazioni di interesse per l'espletamento di incarichi per rappresentanti del Comune dentro le partecipate, ossia Rap, Amap, Amat ed Amg. Le società partecipate sono un asset importante per un ente locale poiché attraverso queste si somministrano servizi primari ai cittadini e alle cittadine. Per Palermo lo sono molto di più in quanto sono interamente pubbliche", lo dichiara Ramon La Torre, segretario cittadino di Rifondazione Comunista Palermo.

"E' importante oggi mantenere pubbliche le società che forniscono servizi primari come acqua, energia, mobilità, manutenzione del verde e gestione dei rifiuti - si legge in una nota - perché le città oggi sono fragili, perché le disparità sociali sono evidenti, perché la necessità di affrancamento da alcune fonti energetiche come quelle fossili è assolutamente necessaria, perché occorre intervenire con decisione al riequilibrio di fattori ambientali e perché occorre riportare la natura dentro la vita quotidiana delle persone e continuare con decisione nella via del trasporto collettivo come elemento di vantaggio ambientale ma anche di ricucitura di spazi urbani disomogenei e democratizzazione. E infine - continua La Torre - la gestione dell'acqua come bene comune inviolabile al pari di ogni altro elemento naturale indispensabile alla vita".

E aggiunge: "Nonostante le rassicurazioni del neoassessore Maurizio Carta sulla continuità di alcune scelte importanti da noi sostenute negli anni passati, la vittoria del fronte di centrodestra con l'apparentamento di settori discutibili della peggiore pagina della politica siciliana, fuori da ogni ragionamento sul futuro della città che non sia mera spartizione di incarichi e posti di potere, lascia presagire che le partecipate siano oggi considerate luogo di predazione, di caccia di interessi privatistici leciti e illeciti. Destinate a spacchettamenti, privatizzazioni dentro logiche di mercato ultraliberale a scapito di tutti i cittadini nessuno escluso, poiché una città strozzata da interessi particolari, funziona male per tutte e tutti".

Infine "noi - conclude il segretario di Rifondazione Comunista - riteniamo ancora valido il progetto di costruzione di una città ispirata ai principi dell'economia circolare come valido è ritenuto dall'insieme delle istituzioni che analizzano cause ed effetti dei processi produttivi e delle influenze antropiche sul pianeta. Non è mai stato chiaro quale fosse invece, il progetto di governo del sindaco Lagalla".

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