Un’auto elettrica in concessione al Teatro Massimo: siglato accordo tra la Fondazione e il Gruppo Riolo
Si tratta di un'Audi E-tron. Sarà utilizzata come mezzo di servizio al posto di un'auto a benzina. La Fondazione annuncia convenzioni anche con Amat Palermo SpA, per car e bike sharing, e con le società di gestione dei monopattini elettrici. Il sovrintendente Giambrone: "Vogliamo condividere con il pubblico queste buone pratiche e una visione sostenibile di mobilità"
Svolta green che la Fondazione Teatro Massimo che da oggi utilizzerà un’auto elettrica a zero emissioni come mezzo di servizio. Si tratta di un'Audi E-tron in uso al posto della precedente auto a benzina. Il mezzo è stato dato in concessione dal Gruppo Riolo, con cui la Fondazione ha firmato un accordo di sponsorizzazione con le società per la stagione 2021/2022.
“Ringraziamo il Gruppo Riolo per questa opportunità - dichiara Francesco Giambrone, sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo – con il loro aiuto sostituiamo la nostra auto di servizio con un mezzo che riduce le emissioni inquinanti, più rispettoso dell’ambiente, della città e della salute di tutti. Non è più possibile trascurare questi temi e ogni contributo è importante per cambiare prospettiva e far crescere una maggiore sensibilità nei confronti della tutela ambientale”.
“Auspichiamo - aggiunge Iolanda Riolo, titolare del Gruppo Riolo - che la mobilità elettrica con le sue infrastrutture si diffonda sempre più - come sta già accadendo in molte città d’Italia che hanno accolto le generose e virtuose offerte di Enel per la dotazione gratuita di colonnine per la ricarica - in modo da incentivare questa evoluzione culturale sempre più necessaria”.
La Fondazione Teatro Massimo sta mettendo a punto in questi giorni alcune convenzioni con Amat Palermo SpA, per car e bike sharing, e con le società di gestione dei monopattini elettrici, che consentiranno a dipendenti, collaboratori e artisti della Fondazione, ma anche al pubblico che vorrà usufruirne, di utilizzare a speciali condizioni, tutti gli strumenti di mobilità leggera per raggiungere sia il Teatro di Piazza Verdi che il Teatro di Verdura.
“Vogliamo condividere con il pubblico queste buone pratiche e una visione sostenibile di mobilità – conclude Giambrone – per sottolineare l’importanza del contributo che ognuno di noi può dare per la salvaguardia dell’ambiente”.