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Differenziata, c'è ancora tanto da fare: Palermo è la provincia peggiore d'Italia

Sono solo due le province che non raggiungono nemmeno il 10% di raccolta e Palermo è una di queste. Male anche la Sicilia, l'ultima tra le regioni. A livello nazionale il dato è ribaltato: la differenziata cresce

La raccolta differenziata in Italia nel 2015 cresce di oltre due punti percentuali superando i 14 milioni di tonnellate. Il dato positivo però non riguarda la provincia di Palermo. Al contrario, l'area metropolitana si colloca all'ultimo posto della classifica. Sono solo quattro le province che non riescono a riescono nemmeno a raggiungere il valore, ritenuto già basso, dell'11%: Enna si ferma al 10,8%, Messina al 10,1%, Siracusa al 7,9% e Palermo che fa peggio delle altre con il 7,8% di raccolta differenziata.

Il dato non cambia di molto se ci si concentra solo sulla città. Palermo si ferma all'8,1%. Messina al 9,4% e Catania all'8,6%. I numeri emergono dal rapporto sui rifiuti dell'Ispra. I maggiori livelli di raccolta differenziata si osservano per Venezia, che si attesta a una percentuale del 54,3%, seguita da Milano, con il 52,3%, Verona e Padova, rispettivamente con il 50,8 e 50,7%. Buone le performance di Trieste e Taranto, che registrano un incremento della percentuale di 5,5 punti rispetto al 2014. 

A livello regionale il quadro, purtroppo, non cambia: la Sicilia è sempre ultima con il 12,8% di raccolta. Al penultimo posto la Calabria con il 25%, regione che fa segnare la maggiore crescita della percentuale di raccolta differenziata, +6 punti rispetto al 2014. Alla regione Veneto va la palma della raccolta differenziata nel 2015 grazie al 68,8%, seguita dal Trentino Alto Adige con il 67,4%. Entrambe le regioni sono già dal 2014 al di sopra dell’obiettivo del 65% fissato dalla normativa per il 2012.

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