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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il nuovo lusso sono i sacchi di canapa: ecco le borse Tarì Rural Design

L'idea è dell'imprenditore Ezio Lauricella, che nel 2014 è stato indicato dalla rivista americana "Wired" tra i manager under 35 più promettenti d'Italia e con il suo primo marchio eco-sostenibile "Cum Laude" si è fatto conoscere nelle capitali del lusso

Materiali antichi e tanto "poveri" quanto duttili, che fanno da "ponte" tra la tradizione agricola siciliana e il mondo della moda. I sacchi di canapa uasti per le olive diventano la base delle borse "Tarì Rural Design", brand econostenibile lanciato da Ezio Lauricella. L'imprenditore, agrigentino d'origine ma cresciuto a Palermo, ha voluto mettere sotto i riflettori il comparto agricolo dell'Isola.

Per il lancio del suo nuovo brand, Lauricella ha stretto un dialogo con alcune aziende agricole, che hanno ricevuto in dono varie forniture di sacchi di canapa per la raccolta delle olive. I lavoratori a fine raccolto hanno ridato all'imprenditore i sacchi, utilizzati poi come materiali per la realizzazione della nuova collezione di borse "Tarì".

ezio_lauricella-2Lauricella (nella foto a destra) nel 2014 è stato indicato dalla rivista americana "Wired" tra i manager under 35 più promettenti d’Italia e con il suo primo marchio eco-sostenibile "Cum Laude" si è fatto conoscere nelle capitali del lusso da Mosca a Tokyo sino a New York. Adesso ci riprova con "Tarì".

"La classicità dei nostri modelli  - si legge su tarifashion.it - trasuda il fascino di materiali quali corde, cuoio e pelli utilizzati nei secoli da butteri e mulattieri, combinati con il wax print, il 'tessuto africano' che con le sue tinte variopinte racconta la storia dei rapporti di un Occidente industrializzato e colonialista, e un Continente – quello africano – ricco di risorse e speranze. Simbolo di tradizione artigianale e icone dell’ handmade italiano, i nostri prodotti rappresentano dettagli immancabili per uno stile ricercato e distintivo. Un linguaggio che si sostituisce alla comunicazione verbale, scrigno del nostro passato e luogo identitario del futuro".

"Passeggiando a Palermo – spiega Lauricella, laureato in Economia e master alla “Sapienza” – ho notato artigiani capaci di creare prodotti spettacolari, da soli, senza dipendenti, dopo giorni di lavoro. Così ho pensato di realizzare borse che avessero una personalità, a differenza di tanti prodotti stereotipati".
 

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