Palermo vista dal mare con Lisca bianca, dalla Cala all'Arenella in barca a vela
Palermo vista dal mare con Lisca Bianca. Tour della costa palermitana dalla Cala all'Arenella, a bordo della storica barca a vela. Due racconti che si uniscono sulla strada del mare: un simbolo della marineria siciliana, impresa epica di "restauro sociale" e Panormos, tutto porto, che mostra, lungo la sua costa nord, alcuni dei suoi gioielli e della sua storia. Percorso: Cala, lungomare della Kalsa, foce del fiume Oreto, Sant'Erasmo, Villa Igea, grotte dell'Arenella, Palazzina dei Quattro Pizzi, Tonnara Florio, aperitivo al tramonto, rientro alla Cala. Appuntamento venerdì 26 agosto alle ore 18. Costo 55 euro, durata circa 3 ore. Per partecipare al tour è necessario acquistare i ticket in anticipo: eventi@terradamare.org.
La barca a vela che fece il giro del mondo, riconsegnata al mare dopo l’impresa epica del suo restauro, accoglie il viaggio alla scoperta della costa palermitana. Due racconti che si uniscono sulla strada del mare: un simbolo della marineria siciliana, e la storia dell’impresa collettiva del ‘restauro sociale’ che ha riportato un’imbarcazione storica dopo 20 anni di abbandono al suo mare; e di Panormos, tutto porto, che mostra, lungo la sua costa nord, alcuni dei suoi gioielli e della sua storia.
A bordo dell’imbarcazione storica, veicolo della storia e delle tradizioni della nostra terra, partiremo dalla Cala, antico approdo della città fino ad arrivare all'Arenella, incontrando le borgate marinare e le relative tonnare, ?Acquasanta, ?V?ergine ?Maria, lungo la suggestiva costa dell'Addaura. A condurre la narrazione: l’equipaggio Lisca Bianca e gli operatori culturali di Terradamare. Il viaggio si effettuerà al raggiungimento del numero minimo di partecipanti e a condizioni meteo favorevoli.
Panormos, tutto porto, sorta sui margini marini di una vasta conca. Inizieremo dalla Cala, fino al XVI secolo unico approdo alla città, un arco di mare tra il molo meridionale e il Castellamare, fondato in età musulmana, di cui oggi restano poche tracce. Dalla Cala si accedeva alla città da diverse porte, che nella loro denominazione esplicitavano il loro uso e funzione, come la Porta della Pescaria o Porta Carbone, tutte distrutte nei secoli scorsi, restando come unica porta monumentale la scenografica Porta Felice.
La costa Nord
?Percorrendo la costa Nord dalla Cala di Palermo a Capo Gallo ci immergiamo? nella storia delle borgate marinare. Tre erano le borgate storiche: Acquasanta, il cui nome è legato alla presenza di una sorgente ritenuta miracolosa, Arenella e Vergine Maria, nate in funzione delle rispettive tonnare, che assieme a quelle di S. Giorgio e di Mondello costituivano il sistema delle tonnare della costa settentrionale che, fin dal XIV secolo, avevano visto lo stanziamento delle famiglie legate alla lavorazione del tonno.
L’esperienza balneare palermitana fu, agli inizi, una prerogativa dell’aristocrazia, con il bagno della regina, il luogo prediletto dalla regina Maria Carolina presso la casina fatta costruire nella Riserva Reale dell’Arenella?.