I Beati Paoli tra storia e leggenda, un tour alla scoperta dei misteri di Palermo

Sabato 13 maggio, un tour in notturna alla scoperta dei Beati Paoli, degli intrighi e dei misteri della Palermo settecentesca in un suggestivo viaggio nel tempo sulle orme della famosa setta di giustizieri, lungo i vicoli della Palermo antica e nei luoghi tra il Monte di Pietà e il Cassaro, che furono teatro delle temibili azioni dei Beati Paoli, a difesa di quanti avessero subìto gravi ingiustizie da parte dei prepotenti.

Ma sarà davvero questa la verità? Il nostro viaggio notturno, organizzato dall'Associazione Culturale Progetto Zyz, vedrà coinvolti luoghi di primaria importanza storica, culturale ed artistica, citati ed ampiamente descritti da Luigi Natoli nel suo affascinante romanzo, che rappresenta un caposaldo di conoscenza della Palermo settecentesca e della storia della setta. Il processo e la condanna: la prima tappa del nostro percorso sarà la piccola e antica chiesa dedicata a Santa Maria di Gesù, anche detta Santa Maruzza dei Canceddi, nel cuore del mandamento Seralcadio - Monte di Pietà, e al centro della piazza dedicata proprio ai Beati Paoli. Qui ci troveremo presso l'ingresso al misterioso Tribunale della setta, dove i componenti si riunivano per decidere la condanna da infliggere a quanti commettevano ingiustizie nei confronti dei più deboli.

Le vie di fuga: la splendida Chiesa barocca di San Matteo e San Mattia al Cassaro, tra emozionanti stucchi del Serpotta e intensi dipinti del Novelli, nasconde evocative cripte ed angusti accessi a cunicoli sotterranei, riferibili all'ampio complesso delle catacombe paleocristiane del IV sec. d.C. e che, secondo Natoli, collegavano direttamente la Chiesa ai segreti rifugi dei Beati Paoli nel Mandamento Monte di Pietà - Seralcadio. La fine dei Beati Paoli: l'ultima tappa sarà il piccolo gioiello neoclassico che è la Chiesa di Maria SS degli Agonizzanti, dove conosceremo l'antica e sorprendente storia dell'omonima Congregazione, i cui componenti pregarono, nel momento della sua esecuzione, per l'anima di Girolamo Ammirata, descritto dal Natoli come uno dei capi dei Beati Paoli.