Una factory aperta agli artisti del Mediterraneo: talk con Domenico Pellegrino al Salinas
Una factory alla maniera degli anni Sessanta, quando gli artisti si ritrovavano, discutevano, amavano e creavano. Un vero compendio di idee che guarda al Mediterraneo ma cerca di riscriverne le tradizionali icone descrittive. È un esperimento nuovo quello che è nato a Palermo da un’idea di Domenico Pellegrino e Valentina Bruno: I’m The Island nasce dall’installazione che dalla Sicilia ha raggiunto la Biennale, qualche anno fa, e poi è rientrata a Palermo. Oggi è il nome di una factory - appunto - che diventa “fabbrica” operativa aperta agli artisti del Mediterraneo.
Se ne parlerà nel corso di un talk su "Raccontare attraverso nuove icone, la storia millenaria della Sicilia e del Mediterraneo" in programma venerdì 18 novembre alle 18,30 al museo archeologico Salinas a Palermo. Interverranno, il direttore del Salinas Caterina Greco, gli assessore comunali alla Rigenerazione urbana Maurizio Carta e alle attività produttive, Giuliano Forzinetti; il direttore generale di CoopCulture, Letizia Casuccio; Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori; l’artista Domenico Pellegrino e la cultural project manager Valentina Bruno, founders di I'm The Island. A seguire degustazione di vini Assuli.
I’m The Island è un vero progetto a 360 gradi, sono previsti workshop, residenze d'artista, incontri, eventi, da cui nasceranno ogni anno nuove collezioni di prodotti di design firmate a più mani, ospitate nei bookshop dei siti culturali di cui cura i servizi CoopCulture, partner del progetto - Museo d'arte contemporanea Riso, Museo archeologico Salinas a Palermo; Parco archeologico di Selinunte, Parco archeologico della Valle dei Templi ad Agrigento - e nel concept store Camparia a Favignana.
La mission è raccontare attraverso nuove immagini, l’antica storia della Sicilia e del Mediterraneo: I'm The Island nasce da un’idea di Domenico Pellegrino che lavora da anni in questa direzione, e che guiderà il team di creativi invitati da tutti i paesi dell'arcipelago mediterraneo. Le prime due collezioni di oggetti di design nascono già con questo imprinting e con il supporto della start up: Lumi Tiny e A-Mori, realizzate da Domenico Pellegrino. Le prime sono le iconiche luminarie, vero marchio della creatività dell’artista, in scala ridotta, domestica, ecosostenibile, numerate e certificate; nascono dai gesti del decoratori di carretti, sono dipinte a mano con colori ad olio e utilizzano luci led a basso consumo energetico. La linea A.mori, sempre di Domenico Pellegrino prende spunto dalle famose "teste di moro” siciliane che raccontano l’amore disperato tra una fanciulla siciliana e un saraceno, che finì male: la ragazza tradita decapitò il moro e ne piantò la testa in un vaso di (rigoglioso) basilico.
La factory ha già prodotto una collezione di oggetti di design: dai piatti realizzati da ceramiche De Simone, presentati nel Natale 2019 con l’azienda dolciaria Di Stefano, ai tessili in puro lino creati da una azienda manifatturiera in Marocco. I'm the Island delinea un percorso nuovo tra arte e design, ed ha come mission principale interpretare innovando valori quali tradizione, innovazione, heritage, sostenibilità ed inclusione; è una smart factory, un luogo non luogo, nel quale si sviluppano relazioni e riflessioni.
“Pensare è importante, ma agire è fondamentale. Vogliamo diventare un "serbatoio" di talenti misti e complementari che credono che l'arte contemporanea possa rappresentare il nostro diverso presente - dicono Domenico Pellegrino e Valentina Bruno - e che per farlo occorre raccogliere dalla tradizione ed innovare verso il futuro. Talenti che provengono da quello che noi definiamo "arcipelago" mediterraneo nel quale ogni paese che si affaccia nel mar Mediterraneo è un’isola; dove si creano connessioni e scambi proficui volti ad innovare i valori tradizione, innovazione, heritage, sostenibilità ed inclusione”.
Ogni anno si indagherà su un Paese e sulle sue connessioni con la Sicilia, e un artista in residenza, individuato dal comitato scientifico, lavorerà con i membri della factory. Ne verrà fuori una nuova linea di prodotti, una mostra ed un grande evento fisico e digitale. Saranno invitati i grandi nomi dell'arte e dell'architettura; i ragazzi e le ragazze che faranno parte della Factory saranno anch'essi selezionati dai paesi del Mediterraneo, privilegiando l'inserimento di soggetti richiedenti asilo.