Musica di strada e tradizioni narrative, il festival a Palazzo dei Normanni e al Museo Pasqualino
Da martedì 23 a venerdì 26 maggio, a Palermo, avrà luogo la conferenza internazionale Street Music and Narrative Traditions. I lavori si apriranno nella Sala Mattarella di Palazzo dei Normanni alle 9 di martedì 23 maggio per proseguire poi al Museo Pasqualino fino a venerdì 26 maggio.
Organizzata dal Dipartimento Culture e Società dell'Università degli Studi di Palermo, dalla Kommission für Volksdichtung, dall'Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, dall'Assemblea Regionale Siciliana, dalla Fondazione Federico II e dalla Fondazione Ignazio Buttitta.
La “musica di strada” contiene molteplici tipologie di eventi che si sono andate sviluppando nel corso della storia. Nel Medioevo suonatori e cantori partecipano alle forme dello spettacolo popolare, iniziando a fissare stili e tecniche di performance, in parte ereditate dalla tradizione classica di aedi e rapsodi, che perdurano adattando forme, strumenti e tematiche al mutare dei tempi. L’uso di strumenti a corda per accompagnare il canto si può considerare un tratto costante e solo verso la fine dell’Ottocento i cantori ambulanti introducono l’uso di organetti e fisarmoniche.
Altri elementi che hanno contribuito all’evoluzione del canto narrativo “per via” sono l’introduzione della stampa, che ha permesso la creazione di un mercato popolare dei “fogli volanti” e dei libretti con la riproduzione dei testi poetici, e successivamente l’invenzione dei sistemi di riproduzione del suono, che hanno costituito per i cantastorie una ulteriore prospettiva di guadagno mediante la vendita di dischi in vinile, audiocassette e compact disc. Altre forme di musica di strada a carattere narrativo riguardano i canti e le danze che in varie regioni sono tuttora eseguite in occasione di celebrazioni religiose, per il Carnevale o nei passaggi stagionali (Capodanno, Primavera ecc.).
Si delinea così un ampio repertorio di pantomime e di forme drammatico-musicali basate su canti, musiche strumentali e parti recitate. A questi ambiti di indagine si correlano inoltre i cortei di carattere politico-sociale in cui il canto e i suoni pure svolgono funzioni primarie sul piano simbolico e in ordine all’aggregazione comunitaria. Così come acquistano oggi sempre maggiore incidenza le azioni di musicisti, cantori e in genere performers che scelgono la “piazza virtuale” garantita dai social networks per comunicare con il proprio pubblico. In questa prospettiva, la “musica di strada” delinea quindi un panorama straordinariamente ricco e variegato, tanto in una prospettiva storica quanto in relazione alla contemporaneità.
Tra i temi che saranno trattati nell’ambito del Convegno Internazionale in oggetto si segnalano in seguenti: i cantastorie fra tradizione e modernità; il mercato dei canti narrativi dai fogli volanti al web; le forme drammatico-musicali e pantomime di carattere sacro; forme drammatico-musicali e pantomime di carattere profano; la dimensione musicale-sonora dei cortei urbani. Cinquantacinque studiosi e ricercatori provenienti da ogni parte del mondo illustreranno e discuteranno questi argomenti e i lavori saranno inframmezzati da concerti e spettacoli legati alle tradizioni orali della Sicilia.
Comitato scientifico: Sergio Bonanzinga (Professore di Etnomusicologia, Universita? di Palermo Dipartimento Culture e Societa?), Luisa Del Giudice (Ph.D. studiosa indipendente, Los Angeles), Tom A McKean (attuale presidente della Kommission für Volksdichtung, direttore dell’Elphinstone Institute di Aberdeen), Marjetka Gole? Kau?i? (vicepresidente della Kfv, docente nell’Istituto di Etnomusicologia dell’Accademia di Scienze e Arti di Lubiana, Slovenia), Rosario Perricone (Direttore del Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”).