"Il rispetto di una puttana", al Montevergini il primo spettacolo della Compagnia dei Migranti
Mercoledì 26 luglio, alle ore 21 al Teatro Montevergini di Palermo, debutta lo spettacolo "Il rispetto di una puttana", scritto e diretto da Giuseppe Provinzano e liberamente ispirato a La putainrespectueuse di Jean-Paul Sartre.
Replica il 28 luglio alle 21. Ingresso libero con prenotazione. Il rispetto di una puttana nasce nell’ambito del Progetto Amunì ed è ideato dall’associazione BabelCrew. «Siamo tutti migranti». Da questa considerazione, legata alle esperienze personali un gruppo di ragazzi provenienti da tutto il mondo, nasce a Palermo il progetto “Amunì”, espressione siciliana che esorta ad andare, a muoversi. In italiano si direbbe «Su, andiamo!», in inglese «Let’s go!», in arabo «Yalla!», in spagnolo «Vamos!».
Autore del progetto, insieme all’AssociazioneBabelCrew, è il regista Giuseppe Provinzano, checon la sua idea di chiamare a raccolta attori, performer o aspiranti tali che condividessero, in modi diversi, l’esperienza di migrante, ha vinto il bando MigrArti 2017promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Il debutto de Il rispetto di una puttana, che Provinzano ha scritto e diretto ispirandosi all’opera di Jean-Paul Sartre La Putainrespectueuse è il primo risultato del progetto.
10 giovani, provenienti dal Mali, dalla Nigeria, dal Marocco, dalla Tunisia, dall’Iraq e dall’Italia, professionisti e non, saranno gli interpreti di questo dramma che parla di razzismo, di prepotenza, ma anche della solidarietà e del coraggio che sfidano i pregiudizi. I due protagonisti, Lisa e Doudou, provenienti da culture e paesi diversi, sono costretti a confrontarsi e a condividere un’esperienza drammatica, che li porta a interrogarsi sulle dinamiche del potere, basate su stereotipi e perversi meccanismi di controllo. Lisa, che assiste per caso all’omicidio di un giovane, subisce pressioni e minacce affinchéla sua testimonianza favoriscaquesta o quellafazione.Ma le sue parole potrebbero condizionare le sorti dello stessoDoudou.
«La Putainrespectueuse - spiega GiuseppeProvinzano - è un testo del 1947, scritto da Sartre dopo il suo soggiorno forzato negli Stati Uniti durante l’occupazione nazista della Francia. Tuttavia trovo che sia di un’impressionante attualità, potrebbe essere stato scritto facendo riferimento a Trump, a Le Pen, aSalvini. Ne esiste una sola traduzione italiana degli anni ’60, che purtroppo ha dei limiti lessicali che lo rendono troppo letterario. Ho quindi ritradotto e adattato il testo per le esigenze di un gruppo di attori composto da professionisti e migranti con esperienze diverse. I protagonisti sono due outsider, a loro modo migranti,un uomo e una donna provenienti da classi sociali differenti ma entrambi vittime dei medesimi pregiudizi, che ancora oggi distinguono la gente in base al colore della pelle, all’etnia, alla professione e al censo. Un fatto di cronaca li mette l’uno control’altra, o meglio, li pone talmente vicini da poter essere una la salvezza dell'altroo lacausa delle sue disgrazie».
Lo spettacolo è stato realizzato in tutti i suoi aspetti, artistici e organizzativi, dai giovani che hanno partecipato ai laboratori del Progetto Amunì, sotto la guidadi tutor professionisti. Gli interpreti sono Marta Bevilacqua, MeniarBouatia, MolkaBouatia, BandiougouDiawara, Rossella Guarneri, Fabio Irrera, Yousif Latif Jaralla, HajarLahmam, BrightOnyeuse, Andrea Sapienza.
Le scene, ideate da Domenico Pellegrino, sono state realizzate dagli allievi Abualkahir Ali Musa, KarolaCobenas, Elisa Cricchio, Francesco Gennaro, Francesca Pagliaro, AthnasuosShafikGad Abdalla, Giovanni Tuzzolino; le marionette sono di Dino Costa; le musiche di Roberto Cammarata; la comunicazione è stata curata dagli allievi Mattia Li Puma e Miriam Tazeghdantiguidati da Roberto Giambrone e Silvia Maiuri; l’organizzazione generale è diValentina Greco e Diana Turdo, anche assistente alla regia, con l’apporto degli allievi Chiara Buttitta e Martina Guglielmo; il laboratorio multidisciplinare è stato condotto da Simona Argentierie Giuseppe Provinzano.
La realizzazione video è di Giuseppe Galante, le foto di NayeliSalas. Il rispetto di una puttana è il primo passo verso la costituzione di una “Compagnia deiMigranti”, che Giuseppe Provinzano vorrebbe far nascerenel fertile contesto di in una città multietnica come Palermo, che negli ultimi anni ha fatto dell’accoglienza il proprio manifesto. Al progetto partecipano, a vario titolo, diverse realtà palermitane impegnate nel mondo del volontariato, come Moltivolti, il Centro Astalli, Cooperazione Senza Frontiere, Per esempio, nell’associazionismo giovanile, come The Factory e Palermo Youth Center, e il Teatro Biondo di Palermo.