"Eroi", uno spettacolo indipendente condiviso sul palco del Teatro delle Balate
Eroi è uno spettacolo che nasce per essere portato in case private. In ambienti domestici. Il suo formato nasce da un fatto e da un'idea: il fatto è il pesante attacco subito dalla cultura negli ultimi anni, a più livelli e in diversi modi, il quale si è tradotto, in termini di mentalità collettiva, in una vasta “svalorizzazione”. La cultura vale poco e viene relegata ai margini, in luoghi innocui, nel tempo che resta. L'idea, che a tale attacco si oppone, è che per difenderla occorre sia fatta bene e possa essere portata nella vita vera della gente, nella dimensione elementare del vivere, possa essere vicina, prossima, merce di scambio di comunità reali. Ciò non nega l'extra-ordinarietà del fatto scenico, ma lavora per avvicinarla, mischiarla, integrarla all'ordinarietà del quotidiano. Da tutto ciò dunque nasce Eroi, nella forma di teatro domestico.
Anche quando il lavoro viene proposto al di fuori dell'ambiente casa (come già più volte capitato), è indispensabile preservarne la natura intima e informale. Le storie che vengono raccontate, 11 brevi ritratti, sono a loro volta le storie di uomini assolutamente semplici, eroi quindi non per gesta episodiche ed eccezionali, ma per la dignità con la quale, ogni giorno, affrontano condizioni estreme di vita, che li portano, tutti, a stretto contatto con la possibilità di morire. La sequenza delle 11 storie è determinata dal pubblico, che pesca da un cesto gli 11 oggetti legati alle vicende raccontate. Il resto sono le parole e le note. Nient'altro.Il racconto da cui il reading è tratto sta in Le cento care – Variazioni nel tema, di Giuseppe Goisis, ed è pubblicato da Musicaos (Lecce). Le note della tastiera, che raccontano tanto quanto le parole, sono eseguite da Alberto Forino.