Cariòn, 30 anni dalle stragi e uno spettacolo: i cunti di Salvo Piparo per ricordare i giudici uccidi
L’undicesima Settimana delle Culture è dedicata ai giudici Falcone e Borsellino nel trentennale delle stragi del 1992: venerdì sera, il 6 maggio, alle 21 all’ex Noviziato dei Crociferi, Salvo Piparo presenta Cariòn. 30 anni dalle stragi.
Lo spettacolo è una ballata, un “cunto” di parole in disuso di una saggezza antica: “Carion” è quel meccanismo dentro ogni racconto, un vortice di musica, silenzi, fiati e sentimento di parola, la lingua di Palermo è la giostra dell’artista girovago, un uomo indurito dal tempo, che ha per mantello una buccia dura che si apre al suono dei ricordi, delle memorie.
L’attore-cuntastorie Salvo Piparo andrà dalle pitruliate del Seralcadio (il quartiere del Capo) fino al 1992, mettendo in scena la strage di Capaci, accompagnato dai virtuosismi del polistrumentista Michele Piccione. Le stragi di mafia, trent’anni dopo, un resoconto che tira le somme di una città unica, logora e smemorata. Biglietti: da 15 a 10 euro.