"Also sprach petteness", un dialogo che si fa spettacolo al Teatro delle Balate
Also sprach Pettenessa, parodiante distorsione del famoso motto coniato da Nietzsche, è solo apparentemente un monologo o un esercizio di parole per singolo attore. In verità, e a dispetto del maniacale soliloquio, dall’inizio alla fine, che fa corpo di testo, è un vero e proprio dialogo. Certo, mancante o mutilato del proprio interlocutore, sicuramente seduto e stupefatto sulle proprie narcisistiche interrogazioni, ma pur sempre un dialogo. Dotato perfino di una sua strampalata logica deduttiva che si esprime per aforismi e paralogismi, tanto per fare onore alle strampalate pseudo-filosofie cui attinge. Una sfilza ininterrotta, quanto acida e petulante, di domande, che Pettenessa, alias Madame La Mort, prova a rivolgere (senz’appunto cavarne l’eco di una risposta) alla schiera informe e insipida dei suoi sudditi, i Mortali, responsabili, secondo Lei, dei più grossolani e micidiali equivoci intorno alla sua essenza, apparenza e forma di Livellatrice Universale. Un gradevole e mai volgare excursus nella lingua napoletana mascherato da non senso (o da buon senso), che finge squilibri e piccole incoerenze solo per frivola teatralità