Sicilia Queer filmfest, al cinema De Seta lungometraggi e "nuove visioni"
Giovedì 9 settembre il Sicilia Queer filmfest apre la sua seconda giornata presso il Cinema De Seta alle ore 15.30 con la L'Armée du salut (Francia, Marocco 2013) dello scrittore e regista Abdellah Taïa, film dove autobiografia e finzione si sovrappongono, che si nutre delle esperienze dirette del regista, coraggiosamente dichiaratosi gay, cresciuto all’interno della chiusa e oppressiva società marocchina. Al termine della proiezione Taïa, che sarà presente in sala, riceverà il Premio Nino Gennaro.
A partire dalle 18.00 si presenta il primo blocco dei cortometraggi in concorso nella sezione Queer Short partendo con Inevitável di Matheus Farias e Enock Carvalho (Brasile 2020), film ambientato in Brasile dove ogni tre giorni viene uccisa una persona trans, che racconta di Marilene, donna alla ricerca di sua figlia Roberta, transessuale sparita; a cui segue il documentario animato The Institute di Alexander Glandien (Germania, Austria 2020) sulla necessità di procedere di pari passo nella lotta per le battaglie ambientali e sociali; Frozen Out di Hao Zhou (Cina, Stati Uniti 2021) storia di un immigrato alla ricerca di sé stesso tra bianche steppe e foreste ghiacciate, nel tentativo di trovare una racconto prezioso che lo aiuti a sfuggire dalle ansie del migrare e dello sradicamento; Voin di Gaëlle Boucand (Francia, Bulgaria 2020), che sarà presentato dalla regista; l'italiano J’ador di Simone Bozzelli (2020); And Then We Touch di Benjamin Egger (Svizzera 2021), dove lo spettatore diventa parte di una scena intima tra due puppy-players in un salotto; e Los últimos recuerdos de Abril di Nancy Cruz Orozco (Messico 2020).
Alle 20.30 per il Concorso Internazionale di lungometraggi – Nuove Visioni si proietta Il gioco del destino e della fantasia di Ry?suke Hamaguchi (Giappone 2021), lavoro che porta sullo schermo tre storie che ruotano attorno a tre donne, tre episodi che raccontano di un triangolo amoroso non previsto, di una trappola seduttiva ai danni di un professore universitario e di un incontro fortuito. La frammentarietà enfatizza la complessa architettura narrativa facendo emergere le abitudini e la magia, più o meno rassicurante, del caso, attivato dalla scelta di lasciare le “porte spalancate” alla Fortuna, accettando il rischio di subire uno scacco o di essere invece irradiati dalla luce della grazia. Sempre in concorso per i lungometraggi alle ore 22.30 è la volta di North by Current (Stati Uniti, 2021) in cui il regista Angelo Madsen Minax usa le riprese dei familiari e i ritratti di paesaggi filmati in VHS e in super8 per mettere in atto una riflessione lirica e imprevedibile che affronta i temi della depressione, della violenza domestica, della maternità e della mascolinità transgender per poi trasformarsi in una terapia familiare catartica, un'opportunità per collaborare e creare insieme una versione personale di giustizia in costante evoluzione.
Per la sezione Letterature Queer alle ore 18.00 lo spazio Cre.Zi. Plus, sempre ai Cantieri Culturali alla Zisa, ospita la presentazione di Architetture del desiderio. Il cinema di Céline Sciamma, a cura di Federica Fabbiani e Chiara Zanini (Asterisco, Milano 2021). Le due curatrici saranno in dialogo con il critico cinematografico Fabio Fulfaro. Identità, desiderio, trasformazione. Sono questi gli elementi ricorrenti nella filmografia di Céline Sciamma, regista francese tra le più originali della cinematografia contemporanea. Attraverso la forza dei corpi delle personagg* e nel racconto delle loro storie che questa monografia a più mani costruisce la mappatura dell'universo filmico di Sciamma per restituire la sua poetica di resistenza creativa a precise meccaniche di potere, maschili ed escludenti, che ancora troppo spesso contaminano l’immaginario.