Tre mostre e un concerto per celebrare la Bulgaria: a Palazzo Jung la Settimana delle Culture
Un’intera giornata dedicata alla Bulgaria e alle sue tradizioni. Sarà quella di lunedì 27 settembre inserita nella decima edizione della X Settimana delle Culture. “L’eterna bellezza e talenti contemporanei della Bulgaria” curato da Emiliya Mihaylova e Elena Levi avrà come sede Palazzo Jung e comprende tre mostre - “Creato dalle mani delle donne” di Ekaterina Mihaylova; “L'eterna bellezza del Palazzo di Balchik", mostra fotografica di Yasen Kazandjiev e Rumyana Teneva; e “L’estate nell’anima mia” di Ivo Atanasov - e un concerto della giovanissima violinista (appena 8 anni). Ingresso libero ma con green pass.
Lunedì 27 settembre alle 18 a Palazzo Jung si apre una mostra organizzata da Comune di Kostinbrod (Repubblica di Bulgaria), gemellato con la cittadina siciliana di Salemi. Espone Ekaterina Mihaylova, professoressa di Belle arti che si è diplomata alla Scuola nazionale di Musica "Philip Kutev" a Kotel, specializzandosi nell’interpretazione e insegnamento di canto popolare bulgaro. Nella sua mostra "Creato dalle mani delle donne" Ekaterina recupera una tecnica unica con lana infeltrita, cardata e tagliata, metodo che affonda radici millenarie nell'arte bulgara. Gli splendidi colori della natura del paese si trasformano in pannelli, dipinti e creazioni varie, alcuni dei quali legati alle festività cristiane. Tra i vari pezzi, sono molto interessanti quelli sulle maschere di Kukeri, parte integrante di un'antica usanza che si è mantenuta fino ad oggi e che è protetta dall’Unesco. La parola "kuker" ha origini traci e significa "persone alte e mascherate". La maggior parte dei partecipanti ai giochi dei Kukeri – solo uomini scapoli - indossa cappelli alti (a volte più di 2 metri), i personaggi principali sono un ragazzo (nonno), una sposa (nonna), un re e gli altri kukeri. “Fare le maschere dei Kukeri è una specie di arte, si inizia da una struttura in legno su cui vengono incollati fili multicolori, pezzi di stoffa, specchi e altri elementi. La maschera deve essere brutta e orrenda per "spaventare" il Male. Le maschere più antiche sono a forma di ariete, capra e toro, alcune hanno persino due facce: da un lato, il viso è bonario, sorridente, con il naso scheggiato. Dall’altro, il naso è grande e irregolare e il viso è brutto - spiega l'artista – sono molto importanti i colori: dal rosso, simbolo di fertilità e rivitalizzazione della natura; al bianco, che indica acqua, luce e purezza”. Nelle sue opere d'arte, Ekaterina Mihaylova utilizza, oltre alla lana, anche pietra, argilla, sabbia e legno.
Sempre alle 18 a Palazzo Jung si inaugura anche “L'eterna bellezza del Palazzo di Balchik", 40 scatti d'autore dei fotografi Yasen Kazandjiev e Rumyana Teneva, sulla storica residenza bulgara e sui suoi giardini, siti, valori culturali singoli, immobili e mobili, elementi architettonici e artefatti. Il palazzo e il giardino botanico di Balchik, parte di un complesso architettonico e di parchi, sono un angolo di paradiso e un’attrazione turistica imperdibile sulla costa bulgara del Mar Nero. Era la residenza estiva della regina rumena Maria Alexandrina Victoria de Edinburgh, nipote della regina Vittoria d'Inghilterra e del re russo Alessandro II, moglie del re rumeno Ferdinand de Hohenzollern. Il suo amore per questo luogo risale al 1921, quando visitò per la prima volta la piccola città costiera (a quel tempo la città faceva parte della Romania) e decise di costruire li il suo buen retiro in modo che non danneggiasse l'ambiente naturale, ma piuttosto ne completasse la bellezza. Furono ideate cappelle, cortili, fontane ed edifici in vari stili, bulgari, transilvani, bizantini, romani, arabi, mauritani. Il palazzo è stato progettato da architetti italiani e la sua costruzione è iniziata nel 1924. Per la residenza, nel 1926 il botanico svizzero Jules Jani progettò e costruì un complesso di parchi. 29 anni dopo, l'Università di Sofia "St. Kliment Ohridski" ha creato in questo luogo un giardino botanico con una superficie di 65 ettari, che accoglie più di duemila varietà di piante di 85 specie diverse e più di 800 generi. Questa bellezza viene raccontata
La terza mostra “L’estate nell’anima mia". è digitale e firmata da Ivo Atanasov [aka Ivokyuftaf6666] un ragazzo autistico di 28 anni che si è laureato in giurisprudenza all'Università Nuova di Sofia ottenendo la medaglia d'oro. Ivo crea e combina opere digitali a colori incredibilmente belle. Il suo stile è ispirato interamente da emozioni positive. I motivi e la tavolozza dei colori esprimono gioia, soddisfazione e felicità, e la simmetria - l'idea che la felicità esiste e si conserva per sempre. La creazione delle sue opere avviene attraverso un software digitale che richiede creatività e alta intelligenza.
Bogomila Krasteva è una violinista bulgara di soli otto anni, e proporrà per la Settimana delle Culture, due diversi recital: la “Sonata in A dur e Wm. H. Potstock” di Paganini; “Souvenir” e “Fantasia Espagnole” di de Sarasate. La bambina è un talento eccezionale e ha già vinto numerosi e prestigiosi concorsi nazionali e internazionali. Suona un violino donato di un importante professore e musicista bulgaro, strumento che porta il suo nome: Bogomila che significa Tesoro di Dio. Nella sua esibizione Bogomila sarà accompagnata al pianoforte dalla sua mamma, musicoterapeuta e compositrice, Petya Krasteva. Oltre ai generi classici si interessa anche del jazz e della musica pop, nonché per il fascino e i ritmi della musica popolare bulgara.