Settembre al Riso, dalla rassegna di Franco Scaldati al film inedito di Franco Maresco
Un'immersione senza paracadute nell’universo Scaldati. Come tutti i mondi personali, ha leggi precise. In questo caso è un gioco preciso di caratteri e personaggi sulfurei, solidi ma sognanti, immersi in una sicilianità che non è pittoresca, ma dell’anima.
Settembre al Riso dedica la sua ultima tranche alla drammaturgia di Franco Scaldati, cogliendo la versatilità di quella che fu l’Officina del Sarto, dal nome della prima compagnia del drammaturgo palermitano, scomparso nel 2013. Il cartellone promosso dall’Assessorato ai Beni Culturali e fortemente voluto dall’assessore Alberto Samonà, è quindi il primo a dedicare a Scaldati una rassegna nella rassegna, che si aprirà giovedì prossimo nell'atrio di Riso, Museo d'arte moderna contemporanea.
"Il progetto l’Officina del Sarto è il doveroso tributo - dichiara Alberto Samonà, Assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana - a un grande drammaturgo che Palermo aveva colpevolmente dimenticato. Grazie all'assessorato regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, il Museo Riso ospita questa rassegna da me voluta e dedicata a Franco Scaldati con diversi appuntamenti, tra cinema e teatro, dopo il focus che già avevamo voluto dedicargli lo scorso anno. Proprio per dare voce a questo nostro grande autore, trascurato per troppo tempo dalla sua città in cui visse e lavorò, abbiamo pensato anche di pubblicare i suoi testi in una prestigiosa raccolta, per tutelare nel migliore dei modi questo patrimonio artistico e culturale dal valore inestimabile".
Per la prima volta, dunque, viene dedicato un percorso al drammaturgo palermitano, scomparso otto anni fa, con la guida della sua compagnia. “Officina del sarto” racchiude un convegno sulla lingua e la scrittura scaldatiana (giovedì 30 settembre dalle 17,30) a cui parteciperanno l’assessore Samonà, il regista Umberto Cantone, i critici Roberto Giambrone, Guido Valdini, Renato Tomasino, e l’attore (icona di Scaldati) Melino Imparato. Quindi, alle 21 verrà presentato “Io e Franco”, film di montaggio che Franco Maresco ha voluto preparare personalmente per ripercorrere trent’anni di amicizia con Scaldati, fatto di conversazioni filmate, cortometraggi, teatro. Trent’anni di dedizione e poesia che Maresco ha voluto eternare nel solo modo che crede possibile, su pellicola. Seguiranno i primi frammenti di “La notte di Agostino il topo”, film di Marco Battaglia e Umberto De Paola, che firma la sceneggiatura con Eleonora Galasso; con Melino Imparato, Domenico Di Stefano, Serena Barone; fotografia di Alessandro Leone.
Adattato dall’omonimo testo teatrale di Franco Scaldati, il film La notte di Agostino il topo è una coproduzione della Compagnia Franco Scaldati con l’Accademia di Belle Arti. Il film parte dal testo di Scaldati e si fa un racconto nero dove i due personaggi principali - Santo e Saporito - vivono tra dolcezza, tradimento e sopraffazione, una vita che non gli è stata data fino in fondo.
Inizialmente previsto per sabato 2 ottobre e in replica martedì 5 ottobre alle 21, il debutto di “Titì e Vincenzina”, lavoro teatrale che Umberto Cantone e Guido Valdini hanno costruito elaborando un progetto che Scaldati aveva immaginato senza avere il tempo di portarlo in scena, è rinviato a martedì (5 ottobre) con replica mercoledì 6 ottobre a causa del maltempo previsto. Interpretato da Serena Barone e Aurora Falcone, è uno spettacolo concepito a partire dal recupero di frammenti di sketch e brani poetici che sviluppano la felice invenzione di una coppia femminile speculare a quella di Totò e Vicé.
Domenica 3 ottobre “Fili di seta fatata” pagine dal teatro di Scaldati, a cura di Melino Imparato e Salvatore Pizzillo, suoni di Michele Ciringione: un percorso sulla poetica del drammaturgo palermitano, attraverso i ritmi, i timbri della sua lingua, nutrita sempre di sotterranea umanità. Un gioco di voci che mischia umane miserie, sogni, angeli e demoni, lune rosicchiate da topi, e lune dove nascono rose, elementi con i quali, il teatro di Franco Scaldati esplora il mistero del teatro che è poi il mistero della vita. Ingresso libero.
La rassegna Settembre al Riso, giunta al suo secondo anno di vita, è promossa dall’Assessorato regionale ai Beni culturali, in collaborazione con il Museo Riso e CoopCulture. Tutti gli appuntamenti iniziano alle 21 (in caso contrario, è indicato l’orario diverso). Si entra solo con green pass o tampone negativo effettuato entro le 48 ore precedenti. Per gli spettacoli a ingresso libero, si entra fino ad esaurimento dei 180 posti disponibili.