Refugees... il respiro dei migranti: lo spettacolo allo Spasimo
Uno spettacolo teatrale che affronta un tema di grande attualità: gli spostamenti che uomini e donne fanno, oggi come ieri, alla ricerca di una vita migliore.
Ugo Bentivegna, ideatore e regista dello spettacolo, propone una nuova versione dello spettacolo itinerante, accendendo un faro sulle vicende, spesso drammatiche, di coloro che lasciano le proprie terre di origine.
Protagoniste le storie di migrazione di tanti italiani che un secolo fa hanno lasciato l'Italia mossi dalla speranza di un altro possibile futuro, ma anche le storie di immigrazione di oggi verso l'Europa, meta di salvezza da guerre e violenza, che ogni giorno vediamo raccontare dai nostri telegiornali.
Presente e passato che si incrociano e si alternano in un rimando di sentimenti che non conoscono tempo e luogo: dolori e sofferenze sono le stesse. A partire dall'Italia, imbarcati negli anni '30 del '900 sul famoso transatlantico Giulio Cesare diretto in Argentina, una siciliana promessa sposa, un connazionale emigrato anni prima e una toscana vedova; tre vissuti che si scopriranno accomunati dalla speranza e dalle stesse paure.
Alberta ( Giusi Loschiavo ), costretta dalla povertà, ha lasciato suo figlio in Italia e, durante la traversata oceanica, gli scriverà delle lunghe lettere piene di aneddoti e amore, raccontandogli quello che sta vivendo. Maria ( Giuditta Perriera ), parte da sola per l'Argentina per incontrare il suo promesso sposo conosciuto soltanto per fotografia; ha dovuto abbandonare la sua amata Sicilia per sposarsi e avere una vita migliore. E Salvatore ( Gaspare Di Stefano ) giovane musicista siciliano in cerca di fortuna a Buenos Aires.
A fare da contraltare alla memoria, il presente, con tre personaggi attuali: il regista dello spettacolo ( Ugo Bentivegna ), una cantante ( Enrica Arcuri ) e un giovane rifugiato ( Cedric Musau).
I due interagiranno durante lo spettacolo, raccontando le storie di rifugiati celebri nella storia e cantando canzoni che rimandano alla nostra memoria. La loro sensibilità li ha avvicinati alle storie dei tantissimi ragazzi che oggi sbarcano sulle nostre coste, e in particolare a quella di un ragazzo africano che dal Gambia arriva in Italia e ottiene la protezione sussidiaria. La sua storia di migrante inizia nel 2013 quando lascia il Gambia in cerca di una vita migliore e lontana dalla dittatura. Attraverserà il Senegal, il Mali, il Burkina Faso, il Niger e la Libia prima di salire su un barcone che lo porterà a Lampedusa. Uno spettacolo multimediale, interattivo e partecipativo che attraverso la storia di migranti, vuole dar voce a coloro che voce non hanno: i rifugiati di oggi.