Sponde Sonore, Riccardo Tesi e Maurizio Geri in concerto sul palco di Arci Tavola Tonda
Sabato 1 febbraio dalle 22.00, Sponde Sonore 2019/20, la rassegna annuale di concerti organizzata da Arci Tavola Tonda, in collaborazione con l’Institut Français, porta sul palco dei Cantieri Culturali alla Zisa la moderna musica popolare di Riccardo Tesi e Maurizio Geri in un concerto che riassume venticinque anni di attività artistica di altissimo livello.
Tesi, col suo organetto malinconico e sognante, e Geri, chitarrista poliedrico e dalla voce vibrante ed espressiva, spazieranno dalla musica tradizionale a composizioni strumentali, passando per ritmi gitani e canzone d’autore, attingendo alle più belle perle di un repertorio vastissimo che hanno portato in giro per il mondo. I due artisti hanno collaborando con il gotha della musica italiana e internazionale, da Fabrizio De André a Giorgio Gaber, da Patrick Vailant a Justin Valì, da Elena Ledda a Ginevra Di Marco.
Compositore, strumentista, ricercatore: queste le anime della complessa e poliedrica personalità artistica di Riccardo Tesi, autentico pioniere dell’etnica in Italia. Dagli esordi decisamente folk nel 1978 al fianco di Caterina Bueno, alle odierne collaborazioni, la storia musicale del pistoiese Tesi vive di una preziosa continuità fatta di passione e di curiosità onnivore, che dalla tradizione toscana lo ha accompagnato al confronto con quelle italiane, basche, inglesi, francesi e malgasce, con il jazz, il liscio e la canzone d’autore.
In perfetta simbiosi con la sua poetica della memoria, il suo strumento: l’organetto diatonico, antenato della fisarmonica, al quale per primo in Italia, ha consacrato un intero disco intitolato “Il ballo della lepre” (1981). Ciò che colpisce di Tesi è lo stile, chiaramente riconoscibile, attraverso il quale riesce a far parlare all’organetto una lingua arcaica e nuova, dilatando il vocabolario e la tecnica di uno strumento rimasto a lungo patrimonio esclusivo della tradizione; una scelta “splendidamente inattuale” che lo iscrive, per lirismo e virtuosismo, al circolo di quanti, a tutte le latitudini hanno ridato dignità alla fisarmonica e ai suoi affini.
Chitarrista, cantante, compositore, Maurizio Geri lega le sue prime esperienze artistiche al recupero del repertorio tradizionale della montagna pistoiese che lo porteranno a conoscere, nei primi anni '80, la cantante ricercatrice Caterina Bueno con la quale suona per una quindicina d'anni. Fondamentale è l’incontro con il concittadino organettista Riccardo Tesi che nel ’94 dà vita al quartetto Banditaliana: con questa formazione incide cinque dischi e quattro relativi a produzioni originali sulla tradizione toscana e emiliana, la chiusura ideale di un cerchio dove il rigore antropologico si congiunge con la composizione e l'arrangiamento.
Nell ’95 fonda “Maurizio Geri Swingtet”, gruppo pioniere del jazz-manouche italiano che propone da subito un repertorio originale, con poche concessioni agli standard e con un occhio di riguardo a musicisti come Gorni Kramer o Alessandro Morelli. La ricerca stilistica si affina di pari passo con il repertorio, in un processo creativo che ingloba vecchio e nuovo e restituisce un universo musicale formalmente coerente e del tutto personale. ll suo stile chitarristico fonde le tematiche legate alla musica etnica mediterranea con il fraseggio e l’improvvisazione della musica swing-manouche. Costo biglietto in prevendita 8 euro. Costo biglietto al botteghino 10 euro.