Manifesta, “La Repubblica libera dello Zen": il film nel neo giardino del quartiere
Martedì 10 luglio alle ore 21, nel giardino progettato da Coloco & Gilles Clément per Manifesta 12, è prevista la proiezione del film “La Repubblica libera dello ZEN” di Anna Reiter (ingresso libero senza prenotazione).
La proiezione, organizzata in collaborazione con Laboratorio ZEN Insieme e gli abitanti del quartiere, sarà preceduta da una breve introduzione a cura di Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo, Giuseppe Barbera, professore di Colture Arboree all'Università di Palermo e la regista del film Anna Reiter. La presentazione sarà introdotta da Mariangela Di Gangi, presidente di Laboratorio Zen Insieme. “La Repubblica libera dello ZEN” (2013; 47'; italiano). Questa è la voce di Salvo Licata cantore della città nera, di una Palermo buia, sguaiata e perdente.
Il documentario ripercorre la storia del quartiere, lo ZEN - Zona Espansione Nord - uno dei cosiddetti quartieri satellite, insediamenti popolari per palermitani confinati a Palermo. La storia di questo luogo, dei suoi abitanti strappati dai catoi del centro e fuggiti dal terremoto del ‘68, dell'occupazione delle case popolari che ne seguì e del tentativo di rinascita di un intero quartiere, ha inizio negli anni ‘70, da un articolo de L'Ora a firma di Salvo Licata, giornalista e drammaturgo scomparso nel 2000. La voglia di riscatto dello ZEN fu appoggiata e sostenuta dal Movimento che in quegli anni stava scuotendo l'intero paese e fu accolta a livello nazionale come un segno di riscossa, una sfida al potere. Era il periodo in cui Danilo Dolci denunciava lo strapotere mafioso nella valle del Belice distrutta dal terremoto, gli anni di "Radio aut" e della voce libera, ironica e coraggiosa di Peppino Impastato. Tanti scesero a Palermo per l'occupazione dello ZEN, per quel sogno, quel barlume di speranza e di voglia di rinascita che accomunava tutti, dagli operai di Mirafiori ai lavoratori dei cantieri navali di Genova e Palermo.
Becoming Garden: worskhop, intervento in spazio pubblico, installazione
Tra i progetti del programma principale di Manifesta 12, la creazione di un giardino nel quartiere ZEN si basa sul processo di trasformazione di una terra abbandonata in un spazio di verde pubblico. Nel suo percorso teorico, chiave concettuale e titolo di questa edizione della biennale, Gilles Clément, paesaggista e filosofo contemporaneo, elabora la teoria che tutto il pianeta è come un unico grande giardino e che l’umanità è il suo giardiniere. Un giardino è un’opportunità per sviluppare pensieri collettivi, rispondendo a un’urgenza contemporanea rivolta alla cura dei propri spazi. Il processo di realizzazione si sviluppa attraverso un programma d’incontri, workshop, visite guidate, per instaurare una relazione ecologica di scambio attivo tra cittadini giardino e natura. Becoming Garden esplora il modo in cui si possono migliorare le condizioni di vita negli ambienti mediterranei, soggetti a un’evoluzione climatica già visibile nel paesaggio. Ogni partecipante diviene un paesaggista-giardiniere dello spazio e della creazione delle condizioni di fertilità del suolo, riduzione dello spreco di materiali, conservazione della biodiversità esistente. Il progetto è realizzato in collaborazione con Laboratorio Zen Insieme, Ortocapovolto e Coldiretti Sicilia.