Video Essay Film Festival ai Cantieri Culturali: allo Zac tra corti e masterclass di cinema
La proiezione dei cinque cortometraggi finalisti del Video Essay Film Festival 2021 e una masterclass sul cinema e l’analisi della critica cinematografica a cura di Mario Sesti, critico e curatore del festival Cinema del Maxxi di Roma.
Il 3 maggio, alle 18.30, allo spazio ZaCentrale dei Cantieri Culturali della Zisa (via Paolo Gili 4 Palermo), l’associazione Wilder e Cinema City, in collaborazione con la Fondazione Merz, ZaCentrale e il Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Palermo, ospiteranno il Video Essay Film Festival (Veff), il concorso dedicato alle nuove forme di critica cinematografica, organizzato all’interno di Cinema al Maxxi dal Dipartimento di Storia, antropologia, religioni, arte, spettacolo (Saras) della Sapienza Università di Roma, dalla Fondazione Cinema per Roma e dal Maxxi Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
A condurre l’evento sarà Mario Sesti, critico cinematografico e curatore di Cinema al Maxxi, che terrà una masterclass sul cinema e sull’analisi della critica cinematografica e presenterà le proiezioni dei corti finalisti dell’edizione 2021 del Veff. Ospite speciale sarà Edoardo Spallazzi, vincitore del Miglior Video Essay. L’evento si terrà a Palermo, organizzato e prodotto dall’Associazione Wilder, a cura di Carmelo Galati, come anticipazione primaverile della kermesse cinematografica Cinema City, che quest’anno sarà nella settimana del 18-24 Luglio 2022.
“Siamo felici di portare a Palermo il Festival Veff del Museo Maxxi di Roma che coinvolge le Università, i giovani e gli allievi delle scuole di cinema e di avere creato un ponte fra prestigiose realtà che offrono e producono cultura in un periodo in cui la cultura non vive un buon momento. Ancora una volta lo spazio ZaCentrale e la Fondazione Merz sono pronti a prestare ascolto alle nostre iniziative e ad ospitare i nostri progetti, confermando la loro vocazione, cosi come già succede al Museo Maxxi, ad essere non solo luogo di esposizione di opere d’arte, ma anche, e soprattutto, un laboratorio di sperimentazione e innovazione culturale, di studio, ricerca e produzione di contenuti estetici del nostro tempo”, ha detto Carmelo Galati.
Il Veff è nato per esplorare e promuovere uno dei generi più frequentati on line, una nuova forma di critica, analisi, riflessione sull’audiovisivo realizzata attraverso le immagini e i suoni, ovvero il cinema: un concorso, rivolto a tutti gli studenti universitari delle accademie e delle scuole di cinema nazionali e internazionali. Il Festival invita appassionati, studiosi, cinefili e allievi di scuole di cinema e di facoltà universitarie a esercitarsi con un video essay su un film che ha profondamente segnato lo sguardo sulla contemporaneità e anche la libertà e l’innovazione del cinema d’autore. Una selezione internazionale di opere che viene giudicata da una giuria ufficiale.
“Si tratta di un festival radicalmente innovativo rispetto a quelli che esistono ed è significativo che, una volta tanto, nasca da istituzioni come l’Università, un museo d’arte contemporanea e la Fondazione Cinema per Roma capaci, insieme, di pensare al futuro”, ha detto Mario Sesti.
“Questa collaborazione è estremamente vitale per l’Università sia perché offre agli studenti una vetrina di grande importanza, sia perché li mette nelle condizioni di sperimentare un linguaggio nuovo, fatto apposta per ridurre le distanze tra il discorso critico-teorico che affrontano nei corsi di storia del cinema e le pratiche audiovisive” ha spiegato Andrea Minuz, professore associato di Storia del cinema all'Università di Roma La Sapienza.