“Progetto Shanghai. Eredità e Memoria”: il teatro senza palco di Guidi per la prima volta in città
Debutta nella Chiesa del Piliere “Progetto Shanghai. Eredità e Memoria”, il lavoro scenico di Firenza Guidi che conduce una ventina di performer, provenienti da tutto il mondo, in uno spettacolo ispirato alla città. Oggi un flash mob artistico alle 18, con repliche alle 18.30 e 19 a Ballarò, ingresso da piazza Brunaccini. Si prosegue domani, giovedì 19, all’Istituto delle Artigianelle in piazza Kalsa alle 19 con repliche alle 20 e alle 21, venerdì 20 dicembre alle 21 e in replica alle 21.30 e alle 22 sul tetto della Chiesa di Sant'Antonio Abate, in via Roma 203A. Sabato 21 dicembre, ore 21 e 22 e domenica 22 dicembre, alle ore 18 al teatro Garibaldi (via teatro Garibaldi 46/56), con una speciale performance di Circo-Teatro.
Lo spettacolo-evento site specific in più atti nel quartiere della Kalsa è una performance di “teatro senza palco” in cui recitazione, musica, ballo, arti acrobatiche e circensi si uniscono per restituire identità e parola a un luogo e agli occhi di chi lo abita. L'evento è organizzato da Elan Frantoio, il centro di arti performative fondato da Firenza nel 2004 e prodotto dall’associazione francese Art’Euro. “Elan Frantoio – spiega Firenza Guidi – è una scuola permanente e organizzata a moduli intensivi. La filosofia alla quale si ispira è che non c’è creazione senza formazione e non c’è formazione senza creazione. Per questo ogni spettacolo nasce e si realizza all’interno di laboratori e rispetto ai luoghi che ospiteranno la performance. Ogni spettacolo è sito - specifico, costruito secondo le risorse che l’ambiente offre e impossibile da trasferire altrove. L’idea è quella di luoghi che si riscoprono ispiratori e contenitori di cultura e assumono agli occhi di chi assiste all’evento una nuova dimensione”.
Realizzata con successo in numerose città italiane e all’estero, la residenza creativa, arriva per la prima volta a Palermo e ha il suo cuore pulsante all’interno del teatro Garibaldi. Il progetto, realizzato con il coordinamento di Vera Mormino, prevede una full immersion creativa di otto giorni e molteplici “frazioni” di spettacolo in altrettanti luoghi della Kalsa. Vengono dalla Polonia, dalla Scozia, dall'Ecuador, da Seattle e dal Giappone, ma anche da tante città d'Italia la ventina di performer in città per la residenza di Firenza Guidi (in allegato elenco dettagliato) e sono artisti circensi, ballerini, musicisti, esperti in discipline aeree e acrobatiche. Per tutta la durata della residenza i partecipanti lavorano seguendo diversi impulsi creativi sotto la direzione artistica di Firenza Guidi. Gli spettacoli saranno così frutto dell’incontro tra gli artisti partecipanti alla residenza creativa e provenienti da varie parti del mondo e gli artisti del territorio.
Perché Shanghai
Il titolo della residenza trae ispirazione dal famoso ristorante della Vucciria che negli anni Settanta e Ottanta ospitò diversi set cinematografici ma anche dal gioco orientale che Firenza ha imparato ad amare da bambina grazie all’amicizia con un bambino cinese arrivato a Milano, città in cui è nata, proprio dalla città di Shanghai. Come nel gioco dello shanghai, diventato per lei fonte di meraviglia e creatività, anche nella vita e nel teatro sono le circostanze e le combinazioni a creare storie, geometrie, incontri.
Firenza Guidi
È nata a Milano ma da anni risiede all’estero, in Irlanda prima, e poi a Cardiff, in Galles. Regista, autrice di livello internazionale e direttrice artistica di Elan Frantoio, Fiorenza Guidi ha da sempre come obiettivo quello della valorizzazione di luoghi specifici del territorio attraverso la loro riscoperta come ambienti atti a contenere una performance o rappresentazione teatrale. Nel 2004 ha fondato ELAN (European Live Arts Network) Frantoio, centro di creazione e piattaforma di ricerca e formazione. Il suo è un teatro impegnato, non solo rispetto ai luoghi e alla loro storia ma nella battaglia civile contro ogni forma di ignoranza, intolleranza, violenza, censura, ingiustizia, discriminazione, razzismo, emarginazione e solitudine forzata.