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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Il Festino barocco della "leggerezza", Santa Rosalia diventa un brand tra app e gadget

Presentato in Curia il programma della 393esima edizione, direzione artistica affidata a Lollo Franco. A realizzare carro e statua gli studenti del Catalano. Per la prima volta saranno commercializzate magliettine e tazze per palermitani e turisti

Una festa barocca, una festa rivolta ai giovani, una festa incentrata sulla "leggerezza". E’ racchiusa in queste tre sfumature l’essenza del 393esimo festino di Santa Rosalia che, tra culto e tradizione, si articolerà lungo il percorso Arabo-normanno per quattro giorni, fra piazze e chiese, culminando prima nel corteo lungo il Cassaro fino al mare, poi nella celebrazione religiosa in Cattedrale. A curarne la direzione artistica, anche quest’anno, Lollo Franco, in co-regia con sua moglie Santina Pellitteri.

IL FESTINO. "Palermo è Rosalia. Rosalia è Palermo" è il titolo dell’operina teatrale che andrà in scena a Palazzo Reale la sera del 14 luglio. Uno spettacolo tra terra e cielo con installazioni, scenografie volanti, azioni coreografiche, effetti speciali e multimediali. Finito lo spettacolo, prima tappa alla Cattedrale, con scenografie e colonne sonore per i giochi d’acqua: zampilli colorati, colonne di fuoco, fumo, schermi e muri d’acqua. E' ai Quattro Canti, però, che si entra nel vivo della festa. Lì sul carro il sindaco di Palermo griderà "Viva Palermo e Santa Rosalia" mentre degli acrobati si esibiranno in una scenografia aerea. Ultima tappa - dopo una sosta a piazza Marina e una performance di danza con il fuoco - dritto fino a Porta Felice dove un videomapping rappresenterà la bellezza della porta, un cartone la storia della santuzza e i fuochi d’artificio la fine della festa.

SOLENNE PONTIFICALE. E' il giorno dopo, però, che i festeggiamenti della santa patrona di Palermo culmineranno. Il 15 luglio, infatti, è tempo del Solenne Pontificale in Cattedrale, presieduto dall’arcivescovo Corrado Lorefice, e della Solenne Processione dell’urna argentea, contenente i resti di Santa Rosalia. Per l’occasione, è stato lanciato un concorso fotografico: le tre migliori immagini della processione del 15 luglio saranno premiate dal parroco della Cattedrale, Filippo Sarullo, al temine della celebrazione eucaristica della domenica successiva.

Festino Orlando Lorefice-2

IL CARRO. Il carro del 393esimo Festino di Santa Rosalia è stato realizzato dal liceo artistico Catalano di Palermo. Una vara in perfetta sinergia con il tema scelto quest’anno, quello della leggerezza. Un vascello luminoso, che cambierà colore alle varie stazioni, sembrerà sospeso su un mare di onde. La luce del carro varierà a seconda del percorso fatto: dal rosso, all’azzurro, passando per il grigio nel suo viaggio simbolico verso il mare, raggiungerà il massimo dell’intensità - in una totale assenza di luce - ai Quattro Canti di città.

LA SANTA. La statua che rappresenta Santa Rosalia, realizzata anche questa dal liceo artistico Catalano, tiene in mano un giglio bianco, simbolo di purezza. La santuzza, interpretata da Roberta Azzarone, è una ragazza giovane, come giovane era Rosalia. E' per via della sua modernità, infatti, che indosserà abiti che potrebbero essere indossati persino oggi, nonostante il rispetto per il saio. Una scelta simbolica, pensata e scelta da tutti gli attori in scena: l’amministrazione, l’organizzazione (Agave Spettacoli ndr), la direzione artistica, i progettisti. Un invito alle nuove generazione che, all’esempio di Rosalia, dovrebbero ispirarsi.

APP E GADGET. Un’app creata appositamente per il 393esimo Festino di Santa Rosalia. L’app ufficiale, scaricabile su App Store e Google Play, infatti, contiene informazioni sulla storia di Rosalia, il programma di tutti gli eventi in due lingue, italiano e inglese, fotografie e video sul festino e sui suoi protagonisti. Infine, per la prima volta in assoluto, il logo del festino si trasforma in gadget. L’idea è quella di creare un brand di magliettine, tazze, borsette per l’evento più importante della città. è per questo che, l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano, anticipa l’intenzione di creare un laboratorio permanente dedicato al festino.

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