Lo scordabolario, con Salvo Piparo un viaggio "social" alla scoperta delle parole palermitane
Continuano le presentazioni in diretta Facebook per "Lo Scordabolario" di Salvo Piparo (Dario Flaccovio Editore). Venerdì 18 dicembre, alle 18.30, sulla pagina Facebook della Dario Flaccovio, una diretta speciale per festeggiare il compleanno dell'autore insieme ai suoi lettori. Il cuntista e attore lancia l'iniziativa #LoScordabolario, invitando i lettori a condividere sui social i video con la loro parola preferita. Si completa, così, in una sorta di comunità virtuale e linguistica il suo dizionario insolito e creativo delle “palore” palermitane perdute e riattualizzate. Dialogano con l'autore, i giornalisti Filippo D'Arpa, Roberto Sottile, Alessia Rotolo, Mario Pintagro e Lorenzo Marchese e ancora Lino Buscemi. Modera Alessandro Lombardi.
Nato tra uno spettacolo e l’altro, quasi per gioco, Lo Scordabolario di Salvo Piparo, attore e cuntista palermitano, mette insieme vocaboli di ogni sorta, per ripensarli, rinominarli e dargli allora un nuovo valore. Nasce così un breve dizionario emozionale delle parole della tradizione siciliana. Alla fine di ogni capitolo, anche un codice QR con i video dedicati ai contenuti delle pagine.
Perché i palermitani una cosa la sanno: cu avi lingua passa u mari (letteralmente: "chi ha lingua attraversa il mare"), questo perché il palermitano non è padrone manco a casa sua, ma della sua lingua lo è, eccome. Ma tra le parole più usate, c’è la semplice “cosa”: “Sei cosa da prenderti a legnate”, “Sei una cosa inutile”, “C’è cosa?”, “Cosa fitusa!”. Oppure a chi chiede un favore: “Assessò, ma quella cosa?”, e alla risposta lapidaria: “Quella cosa sta camminando!”. Che poi da noi la mafia si chiama Cosa Nostra! Nel tempo, certe parole si sono impossessate di nuovi pubblici, altre invece sono state dimenticate, come calzini sporchi in fondo al bucato. In questo libro, Piparo diventa affabulatore e linguista, mischiando vocaboli antichi e moderni, il suo “Scordabolario” è il nuovo vocabolario delle "palore" palermitane scordate.
L’autore
Salvo Piparo è custode delle più antiche memorie, rilette con comicità e crudo realismo. Da anni racconta la Sicilia e le sue mirabili storie di vita e leggende popolari. Ricercatore attento delle tradizioni, rievoca la storia attraverso la tecnica del cunto. Da sempre interprete dei testi di Salvo Licata, divide la scena con la figlia di lui, Costanza, oltre a essere egli stesso autore di numerose produzioni teatrali. Testimonial per Unicef, da anni è impegnato in un progetto laboratoriale di teatro sociale dal titolo: La città raccontata, rivolto a tutti coloro che hanno una storia da raccontare.