"Malacarne. Kids come first", il libro di Francesco Faraci da Église
Presso Église, in via dei Credenzieri snc in Palermo, sabato 28 gennaio 2017 alle ore 19.00 sarà presentato Malacarne. Kids come first.
Il libro racchiude un viaggio lungo tre anni, compiuto da Francesco Faraci nel ventre di Palermo, edito da CROWDBOOKS e curato da Benedetta Donato. Come recita il sottotitolo, i bambini vengono prima di tutto il resto, anche in quelle realtà percepite ai margini della società, dove esistono leggi non scritte che, in alcuni particolari contesti, si è costretti a conoscere e ad assimilare come vere e proprie regole dello stare al mondo. Ballarò, Kalsa, Albergheria, Zen, Brancaccio sono solo alcune delle tappe tracciate nella mappa seguita dall'autore, alla scoperta di quei quartieri che rappresentano veri e propri microcosmi, cui i bambini ripresi appartengono e in virtù di questo sono portatori di una particolare, forte e specifica identità. I benpensanti li chiamano i «Malacarne» termine che sta a indicare persone di cui è meglio non fidarsi e che, nel gergo locale, si declina in una varietà di significati negativi riconducibili e riferiti agli occupanti di determinate zone della città. Da qui nasce il lavoro del fotografo che decide provocatoriamente di iniziare da questa espressione popolare, per scardinare il luogo comune e ritrarre l'altro volto dei Malacarne: l'essere bambini, nonostante la realtà difficile in cui si consuma la fase dell'infanzia, per farne venir fuori tutta la forza, la vitalità e l'energia da essi trasmessa e catturata attraverso le immagini pubblicate in questo libro. Una selezione di oltre 70 immagini, così descritta nel testo curatoriale di Benedetta Donato, di seguito un estratto: «[...] Faraci come un rabdomante sa assorbire nelle immagini quell'energia prepotente ed inarrestabile che solamente da qui promana. Sembra uno di loro, il suo coinvolgimento in quell'habitat sociale è totale perchè, per poter sentire queste vite, deve necessariamente entrare, vivere ed essere accettato in quello spazio, in quel luogo non geografcamente lontano, ma dai più percepito come tale, in una distanza prima di tutto simbolica e direttamente connessa alle identità precise che rappresentano la sostanza originale di una Palermo costantemente nell'ombra. La parte meno fotogenica, qui diviene essenza della città, il lato oscuro della sua bellezza, un universo infnito con specifche regole, abitudini, dialetti intrecciati su strade e quartieri pieni di brulicante verità che, come i marciapiedi della Buenos Aires di Borges, sono il luogo dove si trovano, senza confondersi, tutti i luoghi della terra, cui l'autore dedica la sua attenzione più personale, il suo sentimento più profondo come fa il poeta quando compone un'elegia. [...] La piena rispondenza all'effettivo che accade, anche al di fuori dello specifico sfondo attentamente osservato, si ritrova, nelle fotografie di Faraci, in tutte le smorfie, le risate, gli sguardi, i giochi, la gestualità dei Malacarne: tracce dei bambini in una Palermo di cui essi rappresentano ed impersonifcano il segno più pregnante, vero ed universalmente riconoscibile del suo certo ed inarrestabile divenire futuro.» La pubblicazione del libro fotografico di Francesco Faraci è stata resa possibile grazie a CROWDBOOKS, la nuova realtà in campo editoriale, nata per realizzare progetti fotografici e artistici, di cui coordina la produzione, pubblicazione e distribuzione anche on line, in base alle logiche del crowdfunding.