"Palermo occultata", presentazione del libro alla Mondadori di piazzetta Bagnasco
Lunedì 2 agosto ale ore 18.30 presso la libreria Mondadori a Palermo di piazzetta Bagnasco, si presenta l’ultimo libro di Lucia Vincenti, “Palermo occultata” per i tipi Tipheret.
Sulla storica, autrice di numerosi saggi e opere di narrativa, insegnante e Freelance di quotidiani, si è anche soffermato Vittorio Sgarbi con una preziosa recensione che la dipinge come una protagonista nel campo della decriptazione alchemico-esoterica di opere d’arte. Scrive infatti Sgarbi ne “Il quotidiano”: Lucia Vincenti è autrice di un libro delizioso: “Palermo occultata. Guida minima a luoghi misteriosi ed esoterici della città” editore Thipert, un libro utilissimo e di piacevole lettura che parte dal luogo da me più amato a Palermo, il Castello di Maredolce, eretto da Ruggiero II come residenza circondata da un lago artificiale, e poi trasformato in ospedale dei Cavalieri Teutonici, con il beneficio delle Acque termali, e infine abbandonato a selvaggia residenza di abusivi.
Da questo luogo perduto e perfetto la Vincenti ci guida al meraviglioso Monastero di Santa Chiara, recentemente rianimato con gli impareggiabili dolci delle suore da Padre Giuseppe Bucaro, secondo la descrizione dell’inarrivabile Pitré, raccontando la visita ai Monasteri della città della regina Carolina con la corte: “I frati e le monache di nobili origini, forse per compensare la perdita della libertà, nei Monasteri facevano a gara per superarsi, anzi per sopraffarsi a proprio danno.
Non avevano denaro e lo toglievano precipitosamente in prestito, senza speranza di poterlo prontamente restituire. […] in tutti i corridoi, nelle sale del Capitolo, in refettorio, nel quartiere della Superiora, gramolate di tutte le essenze, ponci di caffè e schiume di latte, dolci sopra dolci, torte grasse, arrosti di pollanche (talora chieste alla cucina del principe di Trabia) conserve ed altra roba da dessert; e poi doni di altri dolci, di argenteria, di oreficeria e fin di telerie: ecco ciò che presentarono queste monachelle che per la vanità di comparire più di quello che erano toglievano alla loro sussistenza il necessario ai piccoli comodi.
Al tirare delle somme, per la follia di poche ore, ciascuno dei monasteri visitati s’indebitava. Al domani di tanta ebbrezza, le recriminazioni delle singole religiose contro le loro superiore e delle superiore contro le singole religiose esplodevano violentemente. […] le monache di Sett’Angeli e financo quelle di santa Chiara fecero cose da pazzi!” Delizie palermitane in dialogo con il trionfo dell’Arca dell’alleanza di Gaspare Fumagalli.
La Vincenti è curiosa e deliziata delle cose che vede nella sua Palermo e delle cose che ci richiama, molte a me note, alcune da lei interpretate esotericamente, ma senza ansia di spiegare l’occulto. Rientrate con lei in Palazzo Comitini, entrate in Palazzo Reale, seguite le piste degli antichi passi dei maestri in Palazzo Mirto dove trovate la Voliera con apertura segreta. Infine, mentre insegue l’alchimia segreta di Piazza Bologna, entrate in Palazzo Alliata di Villafranca ma, insieme all’”Orfeo che incanta gli animali” di Pietro D’Azaro, non perdete i due capolavori (quasi più belli di Caravaggio) di Matteo Stomer. A quel punto Palermo vi sarà rivelata".