"Modelli criminali", i giudici Pignatone e Prestipino presentano il loro libro alla Rai
L'Auditorium Rai Sicilia in viale Strasburgo 19, giovedì 30 maggio alle ore 18, ospiterà la presentazione del libro dei giudici Giuseppe Pignatone e Michele Prestipino, "Modelli criminali” (edito da Laterza).
Il volume sarà presentato dal giornalista Ignazio Panzica che coordinerà il dibattito con: Pietro Caruso (Direttore de “Il Pensiero Mazziniano”), Francesco Forgione (ex Presidente Commissione Parlamentare Antimafia) e Leoluca Orlando (Sindaco di Palermo), dialogando con i due autori.
Giuseppe Pignatone e Michele Prestipino - oggi rispettivamente Capo della Procura di Roma e Procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma - ci svelano in questo libro le caratteristiche e le trasformazioni delle organizzazioni mafiose di cui si sono occupati nella loro lunghissima esperienza da Palermo a Reggio Calabria, fino alle più recenti inchieste che hanno coinvolto la Capitale. Struttura unitaria e verticistica, presenza di una guida riconosciuta e autorevole; utilizzo della ferocia più spietata e, insieme, altissima capacità di mediazione all’interno e all’esterno dell’organizzazione.
Queste le caratteristiche essenziali di Cosa nostra, che per decenni le hanno garantito un ruolo di grande rilievo inizialmente in Sicilia e poi - grazie al traffico degli stupefacenti - su scala mondiale. Anche la ’ndrangheta, storicamente nata e sviluppatasi in varie parti della provincia di Reggio Calabria, ha assunto nel tempo una strutturazione unitaria, che ha superato il tradizionale frazionamento e isolamento tra le ’ndrine. Ma una caratteristica peculiare della ’ndrangheta è il modello della ‘colonizzazione’: la tendenza a espandersi fuori dal territorio originario non solo per singole iniziative criminali, ma per radicarsi.
Il libro analizza il Dna comune alla mafia siciliana e quella calabrese: la struttura organizzativa su cui entrambe si fondano, la ‘famiglia’ di cui si entra a far parte mediante cerimonie solenni e il sistema di relazioni che le collegano a soggetti esterni (imprenditori e manager, esponenti politici, uomini della burocrazia, liberi professionisti). Fermo restando che mafia e corruzione sono due cose diverse, il libro prende in esame gli scenari più recenti e di frontiera, particolarmente preoccupanti perché vedono coinvolti direttamente ‘pezzi’ della classe politica e della società civile.
Giuseppe Pignatone, in magistratura dal 1974, è stato fino a pochi giorni fa procuratore della Repubblica di Roma, dopo una lunga esperienza alla Procura di Palermo e poi, dal 2008 al 2012, a capo della Procura di Reggio Calabria. Per Laterza è autore, con Michele Prestipino, del libro “Il contagio: come la ‘ndrangheta ha infettato l’Italia(2012). Ha coordinato, con i colleghi Michele Prestipino e Marzia Sabella, le indagini culminate nella cattura del superboss Bernardo Provenzano. E’ stato il responsabile dell’inchiesta sulle “talpe” alla Direzione distrettuale antimafia e ha messo sotto indagine il Presidente della Regione Sicilia, Totò Cuffaro.
Michele Prestipino in magistratura dal 1984, è procuratore aggiunto di Roma dopo aver fatto parte della Direzione distrettuale antimafia di Palermo e d essere stato procuratore aggiunto presso la direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Per Laterza è autore con Salvo Palazzolo del libro “Il Codice Provenzano” (nuova edizione 2017).