"E nel mese di maggio 1860 la Sicilia diventò colonia", il libro a villa Niscemi
Il 7 aprile a Villa Niscemi sarà resentato un interessante volume di ben 432 pagine con più di 100 documenti fotografici e 30 documenti originali sulle nefandezze compiute da Garibaldi.
Perché l'invasione del Regno delle Due Sicilie fu progettata, organizzata e condotta (in segreto) dall'Inghilterra che cominciava ad avere paura di questa "potenza" del Sud. Fino al 1860 era il Regno più ricco d'Europa. Non quello italiano, ma quello delle Due Sicilie. Tant'è che hanno permesso il saccheggio delle banche di Palermo e Napoli soprattutto, dove giacevano immense ricchezze in monete e riserve auree e furono tutte trasportate a Torino, dai Savoia.
Oltre il saccheggio e le inaudite violenze compiute dai briganti, che non erano altro che detenuti e delinquenti al soldo dell'esercito garibaldino. Furono presenti alle stragi la tristemente famosa legione ungherese, addestrati e feroci nei massacri, c'erano pure gli Zwavi, una tribù guerriera africana, oltre chiaramente a inglesi, svizzeri, francesi e mezza europa. E poi i garibaldini poterono compiere l’impresa grazie ai tradimenti di alcuni generali del Regno delle due Sicilie.
Le fila dei garibaldini aumentarono grazie all’appoggio di tanti detenuti e delinquenti non comuni, che addirittura squartavano vivi i prigionieri, bruciavano case, stupravano donne e poi le tagliavano a pezzi... Solo per il gusto di farsi "belli" con gli inglesi. Il volume tratta dettagliatamente di come realmente andarono le cose e di come fu barbaramente sottomesso il popolo siciliano e napoletano.