"Io, sbirro a Palermo", la storia di un ex ispettore di polizia in un libro a Palazzo Gulì
Arriva la presentazione palermitana di “Io, sbirro a Palermo”, edito da Melampo. Giovedì 13 dicembre Maurizio Ortolan, ispettore di polizia catapultato in Sicilia a caccia dei grandi latitanti mafiosi negli anni più caldi della lotta a Cosa Nostra, "torna a casa" e presenta a Palazzo Gulì il suo libro, l'appassionante racconto della sua vita alla storica sezione Catturandi della Squadra Mobile di Palermo. Insieme all’autore intervengono: Alessandra Dino, sociologa studiosa dei fenomeni di criminalità organizzata e autrice della prefazione al libro, Salvo Palazzolo, giornalista di Repubblica che da oltre vent'anni scrive di mafia e di mafiosi, Umberto Santino, fondatore del Csd Giuseppe Impastato e ideatore del No Mafia Memorial.
Il libro
Ortolan è stato agente di scorta di Francesco Marino Mannoia e altri "pentiti" di mafia di peso, dattilografo con i giudici Falcone e Borsellino durante numerosi interrogatori, interprete dei "pizzini" di Bernardo Provenzano e ci racconta dall'interno le lunghe giornate passate a studiare il nemico, i pedinamenti e le intercettazioni, mostrandoci da molto vicino il confine non sempre netto tra bianco e nero nel mestiere di poliziotto. Ne emerge una testimonianza avvincente, appassionata, talvolta venata di sottile e amaro umorismo, che ci fa rivivere i più importanti episodi della cronaca criminale italiana degli ultimi trent'anni e che rende anche il giusto tributo ai numerosi uomini dello Stato che hanno fatto il proprio dovere, lontani dai riflettori.
L'autore
E’ stato ispettore di Polizia, dal 1987 al 2013 ha operato nel Nucleo Centrale Anticrimine, specializzato nel contrasto alla mafia e nella cattura dei latitanti più pericolosi. Dal 2005 al 2014 ha vissuto a Palermo, lavorando con la Sezione Catturandi della Squadra Mobile. Il suo curriculum include diverse missioni in Germania, in Spagna, negli Usa, in Australia e due promozioni per merito straordinario per l’arresto di Bernardo Provenzano e Domenico Raccuglia, oltre a numerosi encomi. Ha raccolto le dichiarazioni di importanti collaboratori di giustizia, lavorando, tra gli altri, con Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Gabriele Chelazzi. Non è mai stato invitato a "Porta a Porta".